Corriere della Sera

«Va impedita la maggioranz­a minestrone»

Il leader: a me il Quirinale chiese numeri veri e seri Mi auguro che non permetta questa operazione

- di Marco Cremonesi

Matteo Salvini:«Un governo minestrone in piena epidemia è assurdo, spero in Mattarella».

«Che Conte giochi il tutto e per tutto pur di tirare a campare non è un bene per l’Italia. Ma solo, egoisticam­ente, per lui. Io mi auguro però che il garante della Costituzio­ne non lo permetta. Per giunta, sarebbe un governo ancor più raffazzona­to». Matteo Salvini ieri sera ha parlato prima con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, poi con l’alleato Silvio Berlusconi, ricoverato all’ospedale di Monaco ma comunque «di ottimo umore».

Il premier sarà in Aula già lunedì. Lei la vive come una vittoria del centrodest­ra oppure come la prova che il presidente del Consiglio sa già di poter contare su abbastanza «costruttor­i» in Parlamento?

«Prima di lunedì vengono un sabato e una domenica. Ho i brividi pensando alle offerte da suk che saranno fatte a questo e a quello. Ma io ricordo quello che Mattarella stesso disse a me e all’intero centrodest­ra: vi conferirò l’incarico se riuscirete a portarmi numeri veri e seri per un governo vero e serio. Non quelli di tre tizi in ordine sparso».

Lei ieri ha riunito la war room del centrodest­ra. Dall’alleanza non verrà alcun «responsabi­le»?

«Dal centrodest­ra non credo proprio. Ci riuniremo tra l’altro anche oggi per seguire la situazione ma devo dire che l’alleanza si è dimostrata compatta e in assoluta sintonia. E questo è un fatto positivo, prima che per noi, per gli italiani: esiste una forza pronta a governare il Paese».

Le elezioni fanno paura a tanti. Come fa a essere sicuro che nella sua coalizione nessuno sentirà il richiamo al momento difficile del paese?

«Stanno chiamando e promettend­o di tutto, in maniera serrata. Lo so per certo, me l’hanno detto in diversi. Io credo che sarebbe stata una vergogna prima del Covid, ma un governo minestrone in piena epidemia è ancora più assurdo. Con tutto il rispetto, sentire i Tabacci e i Mastella, per loro stessa ammissione, fare telefonate di reclutamen­to non si può vedere proprio. Come non si potrebbe vedere il ritorno di Conte e dell’Azzolina attaccati a due voti. Poi, certo: gli unici di cui mi fido sono gli italiani che certamente sceglieran­no un Parlamento più dignitoso. E con quello la possibilit­à di un governo di centrodest­ra».

A proposito di centrodest­ra che si muove come un sol uomo: Meloni ha insistito sulla mozione di sfiducia presentata da FdI. Voi non sembrate tanto dell’idea...

«La sfiducia a Conte l’ha già presentata Renzi. E poi Conte ha fatto sapere che verrà in Aula all’inizio e non alla fine della settimana. Dunque, prima che qualunque mozione possa essere discussa».

Conte in aula potenzialm­ente sfiduciato ricorda l’agosto del 2019, quando nei

Il

suoi confronti usò parole di fuoco. Pensa che utilizzerà gli stessi toni anche con Renzi?

«Ci sono due differenze sostanzial­i. Primo: non c’era il virus, non c’erano stati 80 mila morti. E poi, l’Italia vera è quella dei 100.000 ristorator­i, artigiani e commercian­ti che oggi aprono per sopravvive­re, non quella dei 100 parlamenta­ri disposti a tutto per tirare a campare».

Le chiedevo dei toni che userà Conte con Renzi anche perché potrebbero complicare il possibile sostegno di qualche renziano.

«Per me la coerenza è un valore e a Conte non invidio proprio nulla. La similitudi­ne con l’agosto 2019 è che, allora come oggi, il chiedere il parere degli italiani sarebbe la soluzione più normale. E allora come oggi, il voto porterebbe al governo un centrodest­ra moderato e liberale, amico della famiglia e certamente più sul pezzo che la compagnia in carica pro tempore».

Il governo di scopo è tramontato? Zingaretti dice «mai con i trumpiani», oltre che con i renziani.

«Mi vien da ridere. Ricordo a Zingaretti che Conte è dove è grazie al sostegno di Renzi e la benedizion­e di Trump. Se lo ricorda il tweet “Forza Giuseppi”? Se la ricorda l’esultanza di Renzi che diceva di aver fatto fuori Salvini?».

Senatore, che fa? Prende le distanze da Trump?

«Trumpiano per me non è un’offesa. Se fossi stato un americano, avrei certamente

Le elezioni

votato per lui. Poi, certo, è successo quello che sappiamo, inaccettab­ile per un paese civile. Una settimana di sciocchezz­e rischia di cancellare quattro anni di economia fiorente e di pace, Trump di certo non ha bombardato nessuno».

Ma se si interrompe il governo non si rischia di fermare e complicare ulteriorme­nte la situazione?

«Oggi ho fatto una lunga conferenza con i governator­i. I problemi che hanno Zaia, Fontana e Spirlì è che mancano medici e personale per i vaccini, rischiamo addirittur­a di vanificare quelle fatte perché non possiamo fare la seconda tornata. E vogliamo dire dell’agricoltur­a, per cui sono stati previsti stanziamen­ti inferiori a quelli pre Covid? O la scuola? Con il governo che fa causa ai governator­i perché le tengano aperte, ma senza scanner, senza mezzi pubblici, senza insegnanti? È questo il governo che vogliamo?».

Con il voto ci sarebbe un centrodest­ra moderato, non una compagnia in carica pro tempore

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 ?? (Ansa) ?? Segretario leader della Lega, Matteo Salvini, 47 anni, ieri ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Repubblica
(Ansa) Segretario leader della Lega, Matteo Salvini, 47 anni, ieri ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Repubblica
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Tutte le notizie sulla situazione politica e la crisi di governo con aggiorname­nti in tempo reale, interviste, video e analisi Su Corriere.it

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