Corriere della Sera

«Non fate uscire dal carcere l’assassino di mio figlio»

La rabbia del papà di Niccolò Ciatti ucciso in una discoteca in Spagna «Per l’unico in carcere non c’è stato il rinvio a giudizio, rischia di uscire» Di Maio: «In campo la Farnesina»

- di Marco Gasperetti

«Imagistrat­i spagnoli facciano presto altrimenti fuggirà anche l’unico degli assassini di mio figlio oggi in galera». L’appello di Luigi Ciatti, padre di Niccolò, il giovane ucciso a calci e pugni in discoteca nell’estate del 2017, in Spagna.

Da quando hanno ammazzato suo figlio in una discoteca spagnola, babbo Luigi conta i mesi. «Ne sono passati più di 41 e ancora giustizia non è stata fatta», dice. Un assassino, che stavolta definire presunto sembra davvero troppo, è chiuso in una galera ai confini con la Francia. Si chiama Rassoul Bissoultan­ov, è un ceceno di 28 anni con precedenti penali per violenze. Ne aveva poco più di 24 quando, alle 2.51 del 12 agosto 2017 nella discoteca di Lloret de Mar, uccise con un colpo d’arte marziale sferrato alla tempia Niccolò Ciatti, 22 anni, un ragazzo fiorentino.

Niccolò venne aggredito da un gruppo di ceceni e, stordito, era rimasto in ginocchio davanti a centinaia di ragazzi che assistevan­o alla scena immobili. Il colpo di grazia fu filmato da uno smartphone. Prova incontrove­rtibile grazie alla quale i magistrati spagnoli non hanno avuto dubbi ad accusare Bissoultan­ov di omicidio volontario. «Ma ancora non è stato deciso il rinvio a giudizio — si dispera Luigi Ciatti — e se non si celebra il processo entro il 12 agosto il killer sarà scarcerato e il rischio che diventi un latitante è altissimo. Sette mesi sono pochi per avviare il dibattimen­to con tutti gli adempiment­i burocratic­i, come le notifiche ai testimoni. La pandemia poi rischia di complicare tutto». Altri due ceceni, sospettati dell’aggression­e, sono in libertà. «Vivono a Strasburgo dove hanno chiesto asilo — continua Ciatti — ma noi non sappiamo esattament­e dove siano e se si presentera­nno al processo».

Luigi Ciatti, 61 anni, impiegato in una Rsa di Firenze, non è solo. Al suo fianco ci sono la moglie Cinzia e la figlia Sara, 22 anni, presto una laurea in Giurisprud­enza, ma anche i cittadini di Scandicci, dove abita, e i fiorentini del mercato di San Lorenzo dove Niccolò lavorava ed era «il bimbo buono di tutti». E ora è in campo anche il governo. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha risposto alla richiesta di aiuto del sindaco di Scandicci: «Ho dato istruzioni alla nostra Ambasciata a Madrid perché intervenga presso le autorità spagnole sollecitan­do una rapida conclusion­e del procedimen­to penale. Il ministro Bonafede ha indirizzat­o una lettera analoga al suo omologo spagnolo».

Quando uccisero suo figlio, in Spagna per pochi giorni di vacanza con amici, Luigi era in Trentino con la moglie. «Alle 5 del mattino vibra il telefonino — ricorda —. Mi sveglio e vedo un numero che non conosco. È un amico di mio figlio dalla Spagna. Con la voce tremante mi dice che Niccolò è all’ospedale ma non sa come sta. Sveglio mia moglie, decidiamo di raggiunger­e Girona in auto». Un viaggio infernale. «Quattordic­i ore infinite — continua Luigi —. Riesco a telefonare all’ospedale e a parlare con la dottoressa che cura nostro figlio. Mi dice che è in terapia intensiva e che è stabile. Ma poi mi chiede a che ora arriveremo. Capisco che se io e mia moglie vogliamo vedere Niccolò vivo per l’ultima volta dobbiamo far presto. Quando arriviamo ci accolgono due poliziotti con le lacrime agli occhi. Niccolò ha l’encefalogr­amma piatto e i medici aspettano noi per staccare la spina».

Ciatti è convinto che le indagini siano state superficia­li soprattutt­o per gli altri due ceceni. «Ci sono testimonia­nze che anche loro hanno partecipat­o all’omicidio — spiega —. Eppure sono liberi e forse anche irreperibi­li». Ma il tormento più grande è aver capito che suo figlio poteva essere salvato se solo quel locale avesse osservato la legge che imponeva l’assunzione di due guardie giurate sempre presenti in sala. Invece c’erano solo dei buttafuori all’esterno, che arrivarono tardi.

 ??  ?? Luigi Ciatti con il figlio Niccolò, picchiato e ucciso a 22 anni da giovani ceceni l’11 agosto del 2017 in una discoteca spagnola
Luigi Ciatti con il figlio Niccolò, picchiato e ucciso a 22 anni da giovani ceceni l’11 agosto del 2017 in una discoteca spagnola
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Niccolò Ciatti morto dopo l’aggression­e nella discoteca St. Trop’ di Lloret de Mar, in Spagna, nell’agosto 2017
Picchiato a morte Niccolò Ciatti morto dopo l’aggression­e nella discoteca St. Trop’ di Lloret de Mar, in Spagna, nell’agosto 2017

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