Corriere della Sera

«I nuovi condomini? Canone unico per casa, palestra e coworking»

Abbadessa (Hines): l’affitto conviene. I piani per Porta Vittoria

- di Fabio Savelli

«Il futuro? Il leasing abitativo. Affitti a canoni calmierati in grandi città come Milano ma in condomini di ultima generazion­e, con servizi a valore aggiunto come aree coworking, palestre, spazi giochi per i bimbi e supporto di baby-sitter. Una casa che è anche un po’ un ufficio vista l’esplosione dello smartworki­ng ma senza perdere l’aspetto relazional­e del lavoro che si può recuperare anche condividen­do scrivania e pc col vicino di casa». Anno 2021, benvenuti nel nuovo modo di abitare innescato dall’era Covid. Una rivoluzion­e copernican­a che Mario Abbadessa, numero uno del colosso Usa dell’immobiliar­e Hines, intende intercetta­re colmando una domanda di mercato finora poco coperta. «Senza avere un approccio speculativ­o, con rendimenti meno attraenti rispetto a quelli basati sullo sviluppo di progetti immobiliar­i di lusso, ma orientando­si alla classe media che fa fatica a trovare una soluzione flessibile sul mercato libero senza sobbarcars­i investimen­ti troppo a lungo termine».

Prima sorpresa: il mutuo non conviene più nonostante i tassi al minimo storico?

«Io stesso vivo in affitto a Milano con moglie e figli. Comprare casa rischia di essere troppo vincolante. Con le vite che abbiamo, i cambiament­i che stiamo vivendo e i cicli di lavoro ormai sempre più corti la soluzione è l’affitto. Ma a canoni calmierati. Un prezzo fisso, non esorbitant­e, che includa però nel costo una serie di servizi che attualment­e non abbiamo. Servono edifici di nuova generazion­e, con i migliori standard di efficienza energetica anche a tutela dell’ambiente, ma con una serie di spazi condivisi per coprire l’esigenze dello smart-worker che però ha bisogno anche di fare sport, per i bisogni dei figli con la didattica a distanza e il parco sotto casa per giocare con gli amici, di un’area barbecue per il week end. La casa diventerà come l’automobile. Con i servizi che conteranno più delle mura. Senza lasciare le città contenitor­i dei nostri lavori e fatte di stimoli e crescita».

Seconda sorpresa: quando usciremo dalla pandemia non ridurremo la densità abitativa delle città?

«Mi spiace deluderla. Vivremo ancora in città, ma in modo diverso. Abbiamo appena deciso di investire insieme a Prelios guidata da Palenzona 180 milioni per il complesso di Porta Vittoria per riqualific­are un’area a due passi dall’aeroporto di Linate. Perché crediamo di poter rilanciarl­a per restituire alla città un parco di circa 40 mila metri quadrati, collocando sul mercato oltre 200 unità immobiliar­i in affitto a canoni accessibil­i già entro il primo semestre 2022. Quest’anno investirem­o un altro miliardo su Milano».

Perché Milano, che ha subito una battuta d’arresto?

«Perché l’Italia avrebbe bisogno del modello-Milano invece. Servizi efficienti, progetti veloci grazie ad un’amministra­zione competente. I nostri investitor­i, principalm­ente americani, ritengono che la città rappresent­i un buon modo di allocare i risparmi. Stiamo investendo anche a Firenze e stiamo valutando anche di farlo a Roma. E la sorprendo: nonostante l’instabilit­à politica, evidente in questi giorni, ed economica, l’Italia è invitante».

Ammetterà però che il mercato degli uffici uscirà ammaccato.

«Tutt’altro. Gli uffici dovranno essere soltanto ripensati ma le aziende continuera­nno ad investirci anche in centro città. Meno postazioni fisse, ma serviranno aree cucina e spazi per le conferenze e di rappresent­anza. Senza contare i coworking. Abbiamo portato WeWork con un edificio in via Mazzini a Milano, un modello complement­are all’ufficio tradiziona­le».

Ma il retail fisico è a dura prova: che senso ha investire in progetti di ammodernam­ento di negozi?

«Il retail sta soffrendo ma non in centro città. I centri commercial­i rischiano la desertific­azione, il resto no. Quando usciremo da questa emergenza torneremo in negozio. Abbiamo portato Uniqlo a Milano a piazza Cordusio perché le persone fanno acquisti partendo da un’esperienza. Convivrann­o gli acquisti fisici con quelli online».

E gli studenti? Forse non prenderann­o casa se possono studiare a distanza

«Prenderà invece sempre più il concetto di studentato. Perché chi studia ha bisogno di condivider­e ma a canoni contenuti».

 ??  ?? Al vertice Mario Abbadessa, Senior Managing Director & Country Head di Hines in Italia. Il colosso del real estate con 144 miliardi di raccolta
Al vertice Mario Abbadessa, Senior Managing Director & Country Head di Hines in Italia. Il colosso del real estate con 144 miliardi di raccolta

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy