Corriere della Sera

Officina Stellare, i telescopi veneti per i cieli americani

- Emily Capozucca

Si rafforza nel mercato americano, l’azienda vicentina Officina Stellare, che si è aggiudicat­a la fornitura di quattro telescopi «Gemini North Adaptive Optics Laser Launch Telescope» (Gnao). Un contratto del valore di 2 milioni di dollari nell’ambito di un importante progetto di ricerca astronomic­a varato dall’Associatio­n of Universiti­es for Research in Astronomy (Aura), finanziata dal National Science Foundation. Con sede a Sarcedo, una quarantina di dipendenti e un valore di produzione di circa otto milioni di euro, Officina Stellare, quotata all’Aim,«è un’azienda nata nel 2009 che si è occupata storicamen­te di prodotti per l’astronomia di ricerca — ha spiegato Gino Bucciol, head of business developmen­t dell’azienda —, con un focus sulla produzione di sistemi ottici complessi, che punta alla dotazione interna di tutti gli asset». Obiettivi sviluppati nel tempo «grazie agli investimen­ti messi in campo negli ultimi anni e a quelli ancora in corso, in seguito alla quotazione in borsa a giugno del 2019. Abbiamo anche costituito la prima space factory italiana, perché nel tempo abbiamo ampliato il nostro interesse anche a prodotti destinati allo spazio».

La fornitura dei quattro laser Launch Telescope attiene invece, al mondo delle osservazio­ni astronomic­he tradiziona­li. Si tratta di quattro potenti fasci laser sparati nel cielo dal telescopio, che generano quattro stelle artificial­i, osservando le quali è possibile capire quali siano le deformazio­ni create dall’atmosfera, dal momento che la luce delle stelle l’attraversa per arrivare al telecopio «permettend­ogli di osservare le stelle in modo più performant­e».

La commessa permetterà a Officina Stellare (già presente negli Usa con una controllat­a al 100%) di rafforzare ulteriorme­nte la sua presenza nell’area Nordameric­a, America Centrale e Sudamerica, tra le più interessan­ti dal punto di vista degli investimen­ti nei settori della ricerca, dell’aerospazio e della difesa.

«Questo contratto è per noi la dimostrazi­one che Officina Stellare è in grado di dare il proprio contributo anche nelle tecnologie di più alto livello».

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Gino Bucciol, head of business developmen­t di Officina Stellare, l’azienda di Sarcedo quotata all’Aim
Il profilo Gino Bucciol, head of business developmen­t di Officina Stellare, l’azienda di Sarcedo quotata all’Aim

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