«Puntiamo sui film italiani da Sorrentino a Scamarcio»
Netflix e le novità del 2021: siamo complementari alle sale
Grandi nomi (Sorrentino, Giordana) e registi emergenti (Lamartire, De Feo, Strippoli). Divi affermati (Riccardo Scamarcio) e sul trampolino (Andrea Arcangeli). Amore, horror, cronaca, biopic, storie di formazione. Molto cinema italiano in arrivo su Netflix nel 2021. Sull’onda delle conferme arrivate dai due titoli di punta dell’anno passato, L’isola delle rose di Sydney Sibilia e La vita davanti a sé di Edoardo Ponti. «Nel 2020 abbiamo raddoppiato l’investimento su film italiani, il pubblico di Netflix ama il vostro cinema: 80 milioni di account a livello globale hanno scelto un titolo italiano nel 2020», spiegano al Corriere Teresa Moneo (director international original film) e Sara May (Director licensing), ovvero le responsabili delle produzioni originali, delle acquisizioni e co-produzioni. Impegno nella creazione e sviluppo di nuovi contenuti. «Vogliamo essere complementari ai produttori e puntiamo sul lavoro con i talent. L’intenzione è lavorare con i migliori, i maestri, quelli conosciuti e quelli ancora non conosciuti. Il criterio di scelta? La forza delle storie, la qualità dei progetti».
Il primo in arrivo sulla piattaforma sarà, il 5 febbraio, L’ultimo paradiso di Rocco
Ricciardulli prodotto (con la sua Lebowski) e interpretato da Riccardo Scamarcio con Gaia Bermani Amaral e Valentina Cervi. «Un film legato alla tradizione del cinema italiano, una storia d’amore attraverso le epoche, che intreccia una faida familiare», anticipa May. Quindi, entro il primo trimestre, A Classical Horror Story di Roberto De Feo e Paolo
Strippoli con Matilda Lutz e Francesco Russo, prodotto da Colorado, girata in Puglia. «Ci crediamo molto, si tratta di un omaggio alla tradizione di genere italiana e, insieme, un nuovo approccio all’horror che mescola piani e riferimenti». Altro titolo, Sulla stessa onda di Massimiliano Camaiti (produce Cinemaundici) con Donatella Finocchiatare ro. Protagonisti un ragazzo e una ragazza. «È un coming of age attraverso l’amore di giovani che si confrontano con la solitudine. È un’opera prima, prova del nostro interesse a lavorare con gli esordienti».
Più avanti sarà la volta de Il divin codino, su Roberto Baggio con Andrea Arcangeli (il Yemos di Romulus). «Baggio è una leggenda, volevamo evi
Protagonisti 1)Paolo Sorrentino
2) Una scena di «Sulla stessa onda»
3) Isabella Ragonese nel cast del film su Yara
4) Scamarcio in «L’ultimo paradiso»
le trappole del film di sport. È la parabola umana di una persona che diventa più grande di sé stesso. Apprezziamo la scelta dei produttori, Fabula, di farlo dirigere a Letizia Lamartire, non la retorica sulle registe, ma per il suo tocco. E siamo orgogliosi di lanciare Arcangeli a livello internazionale. Il vostro cinema ha talenti straordinari, come Elio Germano e Matilda De Angelis, conosciuti in tutto il mondo dopo L’isola delle rose».
Tra i nuovi progetti, Yara di Marco Tullio Giordana sulle indagini sul tragico caso con Isabella Ragonese, con Taodue, uno dei titoli dell’accordo di partnership con Mediaset. Infine l’attesissimo È stata la mano di Dio di Sorrentino
«Lo scorso anno abbiamo raddoppiato gli investimenti, sì ai nuovi talenti»
«Siamo felici di lavorare con Paolo su questo film così personale per lui — commenta Moneo — , sappiamo ancora poco, ma abbiamo la certezza che verrà benissimo».
L’emergenza Covid-19 ha chiuso le sale e promosso lo streaming. «Vero. Ci consideriamo complementari alla sala, una alimenta l’altra», spiegano. E ricordano il fondo da un milione di euro lanciato con Italian Film Commissions per il supporto di crew e maestranze, «che ha raggiunto circa 1200 operatori».