Corriere della Sera

L’Atalanta non sbaglia e conquista i quarti Spal, impresa da A

- Matteo Magri

Cambiano gli interpreti, ma il copione rimane quello preventiva­to alla vigilia di Atalanta-Cagliari. Come da pronostico (al contrario del Sassuolo, sconfitto a Reggio Emilia dalla Spal per 2-0, reti nella ripresa di Missiroli e Dickmann, padroni di casa in dieci per un tempo), i nerazzurri si aggiudican­o la sfida secca, giocata a Bergamo, per 3-1 e passano ai quarti di Coppa Italia, dove attendono la vincente tra Lazio-Parma.

Cambiano gli interpreti, perché i nerazzurri (e i rossoblù) si affidano a un massiccio turnover, come anticipato alla vigilia da Gasperini, per poter affrontare al meglio il tour de force di quattro gare in dieci giorni, tra cui il recupero con l’Udinese. Quindi, ecco l’esordio dal primo minuto di Miranchuk (che si rivelerà decisivo) e del neoacquist­o Maehle sulla destra. Dietro si rivede Sutalo, mentre Malinovsky­i fa rifiatare Ilicic. Davanti il re dei gol da subentrant­e Muriel prende il posto di Zapata.

La partita è senza storia. E lo si capisce fin dalle prime battute. Di Francesco rintana i suoi nella propria metà campo, lasciando in avanti solo Pavoletti, per sfruttare palle lunghe, spizzate e sponde del classe 1982. I bergamasch­i, al contrario, tritano gioco. E occasioni. Se ne contano almeno sei nitide nella prima mezzora, tra cui la rete annullata per fuorigioco a Miranchuk. È valida, invece, la girata di sinistro (assist di Muriel) con cui il russo insacca al tramonto del primo tempo e che concretizz­a un dominio certificat­o dal possesso palla (61%) e dalle conclusion­i (15 a 1 per l’Atalanta). Insomma, la differenza di forma — padroni di casa che non perdono da nove partite, Champions inclusa, ospiti che provengono da quattro k.o. consecutiv­i — è netta anche tra i «panchinari».

Nei primi dieci minuti della ripresa la squadra di Gasperini produce quattro palle gol (traversa di Muriel), ma a segnare, clamorosam­ente, è quella di Di Francesco: Sottil semina Sutalo e con un diagonale fulmina Sportiello. Partita riaperta. Per sei minuti, quando è un altro diagonale, stavolta di Muriel, a finire alle spalle di Vicario. Dopo 120 secondi è Sutalo a farsi perdonare, con una conclusion­e ravvicinat­a da angolo. Gara in ghiaccio. E non solo per il meteo (un grado). Girandola di cambi, ultimo sussulto del Cagliari (traversa di Sottil) e Atalanta ai quarti.

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