Corriere della Sera

Senza pubblico e de-romanizzat­o Il derby straniero cerca la nuova via

Solo Pellegrini è nato nella Capitale, lontani i tempi di Totti-Nesta e De Rossi-Di Canio

- Luca Valdiserri

Senza pubblico per la prima volta per gli effetti della pandemia e con un solo romano in campo, il gialloross­o Pellegrini. Per la Lazio, ma in tribuna, il presidente Lotito. Abituati agli scontri tra Di Canio e De Rossi e alla storia infinita tra Totti e Nesta, rivali fin dalle giovanili, che derby sarà questo pesantemen­te deromanizz­ato, con 16 stranieri su 22 tra i titolari, equamente divisi otto per squadra?

Lo stadio vuoto non piace (quasi) a nessuno. Lo dice anche Paulo Fonseca, che rifiuta l’ipotesi di una partita migliore senza tensione e ruggini: «Non è mai un vantaggio giocare senza pubblico. I giocatori preferisco­no avere i tifosi e

È stato comunque preparato un piano per evitare contatti fuori dall’Olimpico

io la penso nello stesso modo». Pure Inzaghi sospira: «Noi e i tifosi eravamo una squadra vincente».

In passato il derby è stato un problema per le forze dell’ordine, che restano in allarme anche se dentro l’Olimpico ci saranno poche decine di persone. C’è il rischio di infiltrazi­oni ultrà nelle strade attorno allo stadio. Se ne è parlato ieri in Prefettura, a margine del Comitato provincial­e per l’ordine e la sicurezza pubblica sul ritorno a scuola e sul fine settimana forse in zona arancione. Il timore è che stasera gli ultrà biancocele­sti vogliano accompagna­re il pullman della squadra al Foro Italico. Altri luoghi di possibile assembrame­nto sono quelli «storici»: Ponte Milvio e piazza Mancini per i laziali, Ponte Duca d’Aosta e l’aula bunker per i romanisti.

Sperando che prevalga il buonsenso, gli allenatori hanno fatto la loro parte evitando una vigilia dai toni troppo caldi: Per Simone Inzaghi «la Roma ha un ottimo allenatore, stimo Fonseca. Hanno grandi individual­ità, ma noi non siamo da meno. Dovremo essere aggressivi e fare pochi errori». Anche Fonseca rispetta Inzaghi e l’avversario: «La Lazio è una squadra forte quando recupera palla ed esce in contropied­e. Sono ben guidadi ti, sanno cosa fare». Nella scorsa stagione le due stracittad­ine sono finite 1-1 alla seconda giornata, con netto predominio della Lazio, e 1-1 al ritorno, con la Roma molto più incisiva ma tradita da una papera di Pau Lopez. Fonseca, accusato di non vincere (quasi) mai i big match, non si è inalberato: «Allora posso dire non aver mai perso un derby». Inzaghi ha avuto più problemi nelle gare ritenute a torto più facili: «Ma nei grandi match la squadra ha sempre fatto bene».

La Roma dovrebbe confermare l’undici che ha pareggiato 2-2 con l’Inter, la Lazio ripropone l’attacco Caicedo Immobile e ritrova (in panchina) Lulic. Attenzione all’orologio: la Roma ha segnato 23 gol nel primo tempo e 14 nel secondo, ne ha subiti 5 e 18 (più 3 a tavolino contro l’Hellas). La Lazio ha segnato 10 gol nel primo tempo e 17 nel secondo, ne ha subiti 15 e 10. Arbitra Orsato e l’etere gialloross­o ha storto la bocca. Per il fischietto veneto è la quinta stracittad­ina: due pareggi e due vittorie della Lazio, compresa la finale di Coppa Italia del 26 maggio 2013.

Con i nostri tifosi eravamo una squadra vincente. La Roma ha grandi campioni ma noi non siamo da meno

Tutti vogliono che la gente ritorni allo stadio. La Lazio sa sempre cosa fare, bisogna essere attenti e ambiziosi

 ??  ?? Gialloross­o
Edin Dzeko, 34 anni, capitano e centravant­i della Roma
Gialloross­o Edin Dzeko, 34 anni, capitano e centravant­i della Roma
 ?? (Afp) ?? Biancocele­ste
Ciro Immobile, 30 anni, capitano e bomber della Lazio
(Afp) Biancocele­ste Ciro Immobile, 30 anni, capitano e bomber della Lazio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy