Pregliasco: «Il lockdown male non farà Ma va rivisto l’algoritmo»
Professor Fabrizio Pregliasco, virologo e membro del Cts regionale, quali sono i dati che portano la Lombardia di nuovo in zona rossa?
«È un insieme di fattori. Su tutti, l’indice di contagiosità Rt, che è sopra l’1,25».
Il presidente Fontana lamenta proprio l’utilizzo di questo parametro, che in Lombardia però è all’1,4...
«L’Rt è un valore che viene costruito con un algoritmo matematico e come tale può essere discutibile e perfezionato. Da qui la critica di Fontana: occorrerebbe mettere meglio a punto alcuni valori».
Quindi il parametro che porta di peso in zona rossa è l’Rt. E gli altri? Perché Fontana parla di «dati in miglioramento»?
«Perché la mortalità per Covid-19 si sta abbassando. E l’occupazione dei letti, sempre superiore al 30%, è in calo, sia in terapia intensiva che negli altri reparti».
Fino a qualche giorno fa, però, si parlava di spie d’allarme. Quando sono iniziate?
«Sì, dopo le festività c’è stato un rialzo dei contagi. Ma negli ultimi giorni qualcosa sta migliorando. Siamo sul filo del rasoio».
Considerato il quadro, quindi, ritiene positivo tornare in lockdown?
«Dovendo subire la decisione, diciamo che male non farà perché vedremo un miglioramento: le regioni che vanno in zona rossa garantiscono una risposta positiva più rapida. Ed è un bene in questo momento di vaccinazione anti Covid, perché non possiamo permetterci un peggioramento della situazione».
A che punto è la pandemia?
«Siamo in una tendenza di risalita, come un’onda che si inserisce nella seconda ondata».
Potevamo fare (prima) uno sforzo in più?
«Più si fa, meglio è dal punto di vista sanitario, ma mi rendo conto che per i cittadini inizia ad essere pesante».