«Chiedi voti per Conte» «E tu sei squallido» La lite Calenda-Mastella
Benevento: dem e M5S contro il sindaco ex dc
Botta e risposta fra Carlo Calenda e Clemente Mastella per una telefonata in cui, sostiene Calenda, avrebbero parlato dell’appoggio di Azione al governo di Giuseppe Conte in cambio del sostegno pd alla candidatura a sindaco del leader di Azione. «Anche io ho avuto l’onore di una telefonata del simpatico Clemente», ha scritto Calenda su Twitter, «una roba tipo tu appoggi Conte e il Pd appoggia te a Roma. Scarsa capacità di valutare il carattere degli uomini. O quanto meno il mio». Mastella gli ha risposto con un comunicato: «Sei una persona di uno squallore umano incredibile. Ti ho telefonato per chiederti cosa facevi e mi hai detto che eri contro Renzi. Allora sei per il Pd? “No”, mi hai risposto, “il Pd mi dovrà scegliere per forza come candidato sindaco”. Calenda è un pallone gonfiato, un gregario com’era tanti anni fa quando l’ho conosciuto. Ma Sancho Panza non diventerà mai Don Chisciotte». «Quanto a me», ha aggiunto Mastella, «non ho titolarità per parlare a nome del Pd. E poi non sono né pilastro, né costruttore. Dalla crisi mi chiamo fuori». Calenda ha replicato: «Non ne sentiremo la mancanza». E proprio nelle ore in cui Mastella — esponente centrista di lungo corso, più volte ministro e storica figura della Democrazia cristiana — tornava al centro delle trattative per puntellare il governo Conte, nella sua città, Benevento, dove è sindaco dal 2016, Pd e M5S stringevano un patto contro di lui.
Ieri infatti i due partiti hanno raggiunto l’accordo per un’alleanza organica e un candidato comune a primo cittadino del capoluogo sannita. Si voterà in primavera e le due formazioni, in passato su posizioni sempre distanti, hanno trovato un punto di partenza condiviso: la bocciatura senza appelli della giunta Mastella. «La città di Benevento in questi 5 anni non è stata amministrata», è l’incipit del documento di Pd e M5S.
Le due formazioni politiche hanno dichiarato di voler «voltare pagina, lasciandoci alle spalle la negligenza e l’incuria amministrativa di questi anni». La coalizione apre anche ad altri, con un appello «alle forze del centrosinistra, dell’europeismo e del riformismo». Accordo fatto, dunque, ma che potrebbe non essere rispettato dall’ala dei democratici vicina al presidente della Regione, Vincenzo De Luca. La scorsa settimana il figlio del governatore, il deputato Piero De Luca, ha infatti espresso apprezzamento per Mastella, auspicando una sua rielezione. L’ex Guardasigilli alle recenti Regionali aveva creato la lista Noi Campani, proprio in appoggio al governatore pd.