Contagi stabili, altri 475 morti Positivo il 6% dei tamponi
La curva epidemica sembra stabilizzata, ieri il bollettino ha registrato 16.310 casi positivi, ma sono compresi (da venerdì scorso) i test antigenici che si vanno a sommare ai tamponi molecolari. Questo ha fatto scendere il tasso di positività, che però ieri era 6,3%, in aumento sul 5,9% del giorno precedente. Il numero delle vittime resta alto: 475. Dall’inizio dell’epidemia i contagiati sono 2 milioni 368 mila e 733, i deceduti 81.800. I positivi attuali sono 557.717 (-351), i guariti un milione e 729.216 (16.186 in più), in isolamento domiciliare ci sono 532.413 persone (292 in meno). In terapia intensiva due posti letto occupati in meno, gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati 170, i ricoverati in condizioni gravi 2.520, mentre nei reparti Covid ordinari restano ospedalizzati 22.784 pazienti, 57 in meno rispetto a venerdì. I test effettuati ieri sono stati 260.704, un numero molto alto rispetto a quelli a cui siamo abituati ma il motivo è dovuto al fatto che adesso il conteggio quotidiano del ministero della Salute comprende anche tutti i test per il coronavirus, molecolari e antigenici, fatti in Italia nelle ultime 24 ore. Sono in diminuzione rispetto al giorno precedente: erano stati 273.506. Le regioni con il maggior numero di tamponi giornalieri positivi sono state la Lombardia (2.134), la Sicilia (1.954), il Veneto (1.929), l’Emilia Romagna (1.674), il Lazio (1.282), la Campania (1.132). Secondo Massimo Ciccozzi, epidemiologo del Campus Bio-Medico di Roma, «la situazione dell’epidemia sembra bloccata», ma resta l’incognita del valore Rt: «È cresciuto ancora a 1,09». Gli effetti dei Dpcm dei primi di dicembre sono ormai esauriti, le restrizioni di Natale sono ancora da verificare così come le conseguenze dello «struscio» natalizio e dei pranzi in famiglia. «La settimana prossima sarà cruciale per capire quali nuovi provvedimenti potrebbero essere necessari», conclude Ciccozzi.