Satiri e ninfe: a Pompei spunta il carro delle cerimonie nuziali
Nuovo, splendido frutto della collaborazione tra il Parco archeologico di Pompei e la Procura di Torre Annunziata, partita nel 2019 per riportare in sicurezza alla luce pezzi unici del nostro patrimonio archeologico combattendo gli scavi clandestini dei tombaroli. Dall’area della villa di Civita Giuliana è emerso un rarissimo e grande carro cerimoniale, quasi certamente destinato a un matrimonio, completo dei suoi elementi in ferro, con magnifiche decorazioni in bronzo e stagno, i resti mineralizzati delle parti in legno e persino le impronte delle corde e delle decorazioni floreali. Nella stessa area, nel 2018, vennero ritrovati i resti di tre cavalli, di cui uno bardato. Tutto è cominciato il 7 gennaio quando apparvero alcuni pezzi in ferro: il lavoro di scavo è continuato con lentezza e massima attenzione. Sono stati anche individuati due cunicoli scavati dai tombaroli a cinque metri di profondità: avevano sfiorato il reperto senza per fortuna trovarlo. Le scene dei medaglioni e delle borchie rimandano all’Eros: satiri e ninfe. È l’unico esemplare trovato sul suolo italiano di «Pilentum», carro non di uso quotidiano ma cerimoniale. Massimo Osanna, direttore uscente di Pompei: «Quindici anni fa in Tracia è stato trovato un carro simile ma senza queste ricchissime decorazioni». Per il ministro della Cultura, Dario Franceschini, «Pompei continua a stupire con le sue scoperte, e dimostra che si può fare valorizzazione, attirare turismo e contemporaneamente fare ricerca, formazione e studi».