L’Inter lanciata cerca l’allungo scudetto
Conte: «Contro il Genoa è un esame di maturità per le nostre ambizioni». Manca soltanto Hakimi
Presa la testa del gruppo, l’Inter cerca l’allungo per lasciare indietro gli altri. I nerazzurri hanno vinto tutte le ultime partite di campionato giocate a San Siro: otto su otto. Arriva però un avversario scomodo, il Genoa restaurato dalla cura Ballardini. Da quando dieci partite fa c’è stato il cambio di allenatore (21 dicembre), i rossoblù hanno perso soltanto una volta, proprio come l’Inter, e da allora vantano la difesa migliore dopo quella di Conte. Con una rincorsa eccezionale, il Genoa è uscito dalla zona retrocessione, si è sistemato nel ventre caldo della classifica e rischia di essere un ostacolo non facile da aggirare.
«Affrontiamo la squadra più forte tra le forti del nostro campionato», sottolinea Ballardini. La sua proposta di calcio è semplice, forse quasi antica, tiene poco palla (41,1%, la percentuale più bassa della serie A), ma nel 2021 è la formazione che ha incassato meno reti: appena sei in nove match, come la Juventus.
«Hanno trovato una quadratura. Per noi sarà una prova di maturità per far crescere le nostre ambizioni. Nei momenti negativi abbiamo dimostrato di saper reagire, ora dobbiamo essere bravi a non farci ammaliare dalle sirene», mette in guardia Conte.
Vincere però significa aggiungere pressione sul Milan, impegnato in serata a Roma, e provare a consolidare la fuga, allo stato solo accennata. L’Inter dell’ultimo periodo ha numeri impressionanti e, dopo aver vinto tutti gli scontri diretti (Milan, Juve, Lazio), deve ora capitalizzare al massimo il vantaggio di poter lavorare con settimane libere da altri impegni.
Fuori Hakimi per squalifica, al suo posto c’è Darmian, Conte si affida al miglior attacco del campionato. Solo una volta, nella trasferta di Udine, i nerazzurri non hanno segnato. Le 57 reti realizzate finora, sono quasi un record, perché meglio avevano fatto solo le Inter delle stagioni 1949-50 (65 gol) e 1950-51 (61). La coppia Lukaku-Lautaro, con 30 centri in due, pesa per il 52 per cento del totale. Cifre mostruose, da leggere insieme a un’impermeabilità difensiva ritrovata, con una sola rete incassata nelle ultime sei partite di campionato e cinque successi in sei gare.
L’Inter finora è stata cinica con le squadre della parte destra della classifica: le ha battute tutte, eccetto i pari con Parma e Udinese. Il momento di accelerare è adesso, sfruttando l’entusiasmo, continuando a tenere l’ambiente isolato dalle pressioni esterne, dalla situazione societaria che nelle prossime settimane potrebbe schiarirsi e soprattutto dal Covid, che ha ribussato alla porta nerazzurra. Il viaggio scudetto ora aspetta il decollo per trasformarsi in un lungo volo.