Corriere della Sera

L’Inter travolge il Genoa Il Milan espugna Roma

Trascina l’Inter gelando il Genoa dopo 32” poi serve l’assist a Darmian per il raddoppio C’è gloria anche per Sanchez che entra e segna La squadra cresce e crede nello scudetto

- di Mario Sconcerti

L’Inter decolla verso lo scudetto e lascia le altre a inseguire. La quinta vittoria di fila, la nona consecutiv­a in casa, scava un solco profondo in classifica con la Juventus, staccata ora di 10 punti. Resiste solo il Milan, sempre secondo con un ritardo di 4 lunghezze. L’allungo è serio, la squadra di Conte viaggia a velocità altissima, trascinata da un famelico Lukaku, da un gruppo stretto attorno al suo generale e capace di non farsi sfibrare dalle pressioni esterne, di superare il ritardo del pagamento degli stipendi, di guardare avanti verso lo scudetto, assente in casa nerazzurra ormai da undici anni.

Presentato­si a San Siro con la nomea di squadra più in forma del campionato ma pure con un turnover pesante in vista del derby con la Samp, il Genoa è crollato al primo ruggito di Lukaku. Appena 32 secondi sono bastati al centravant­i belga per realizzare il vantaggio e mettersi in scia a Cristiano Ronaldo, segnando la sua 18esima rete in campionato. La partita è finita lì, ancora prima di cominciare, i nerazzurri si sono invece gonfiati e hanno preso d’assalto l’area genoana. Un tiro al bersaglio sul portiere Perin, unico a reggere l’urto della capolista, straripant­e con la coppia Lukaku-Lautaro, ordinata dalle geometrie di un Eriksen in grande crescita e sempre più padrone del ruolo, spinta dalle incursioni di Barella e sostenuta dalla solidità di una difesa che ha subito una sola rete nelle ultime sette partite di campionato.

L’Inter ha prodotto una messe di occasioni, non finalizzat­e però in un primo tempo giocato a una sola porta. Storditi gli avversari, tenuti in piedi dal loro portiere e dalla traversa centrata da Barella. I nerazzurri hanno trasmesso un’idea di controllo totale, di potenza e aggressivi­tà, dominando in mezzo e sulle fasce, dove Darmian non ha fatto rimpianger­e l’assenza di Hakimi.

Il match è stato in piedi solo nel punteggio, non nella contesa. Si è chiuso a metà della ripresa, quando l’immarcabil­e

Il lavoro del tecnico

Il lavoro di Conte sta dando i frutti sperati, le geometrie di Eriksen adesso funzionano

Lukaku ha appoggiato l’assist giusto a Darmian per il fisiologic­o raddoppio. Il tris poco più in là, con Sanchez tornato a segnare dopo tre mesi di astinenza.

Scalfire l’Inter era impossibil­e per il Genoa, ma in generale sta diventando una missione sempre più ardua per tutti gli avversari: non appena

mettono il naso fuori dall’area vengono affondati. L’attacco nerazzurro, il migliore della serie A, ha già realizzato 60 gol: i due davanti, Lukaku e Lautaro, sono come i cannoni di Navarone, ogni colpo rischia di essere mortale.

Una volta presa la testa della classifica diventa complicato tirare giù Conte, non solo per le motivazion­i con cui riesce a caricare il gruppo, soprattutt­o per il gioco espresso e per la voglia di affermarsi di elementi che in carriera hanno vinto poco se non addirittur­a nulla. Dal pari con l’Atalanta dello scorso 8 novembre, l’Inter ha messo insieme 44 punti su 51. Ora è padrona del suo destino. Il campionato è lungo, le insidie restano e la trasferta di giovedì a Parma non è agevole, ma la squadra, anzi la rosa, è cresciuta, maturata, si sente coinvolta, è convinta di poter arrivare al traguardo scudetto. Oggi un po’ più vicino.

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 ?? (LaPresse) ?? Protagonis­ti Romelu Lukaku, autore del primo gol dopo 32 secondi, e Matteo Darmian che ha realizzato il raddoppio
(LaPresse) Protagonis­ti Romelu Lukaku, autore del primo gol dopo 32 secondi, e Matteo Darmian che ha realizzato il raddoppio

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