Corriere della Sera

Toyota Rav4: 75 km a «zero emissioni» E uno scatto sportivo

- Luca Zanini

La sensazione è quella di guidare una potente elettrica: accelerazi­oni fluide ma decise, risposta immediata al pedale, silenzio e comfort. Ma senza la preoccupaz­ione dell’autonomia limitata dalla carica della batteria. Siamo al volante della nuova Rav4 Plug-in Hybrid, che arriverà ad aprile, parte della quinta generazion­e del veicolo che ha fatto la storia dei record Toyota: dal 1994, il modello che ha creato il mercato dei Suv ha totalizzat­o più di 10 milioni di vendite.

E questa è l’ultima frontiera della tecnologia ibrida della casa di Aichi, che ha fatto da apripista per l’elettrific­azione del segmento: la Rav4 è stata infatti pioniera del Full Hybrid tra i Suv.

Oggi è come se l’auto avesse un doppio Dna: da una parte, la brillantez­za del motore elettrico; dall’altra, l’efficienza del sistema ibrido.

A vederla da fuori, non si notano grandi differenze rispetto alla ibrida non ricaricabi­le, se non per minimi ritocchi nel design. E per i due sportelli del rifornimen­to: a sinistra quello del serbatoio della benzina, a destra quello della presa elettrica.

La Rav4 plug-in (due i cavi in dotazione, uno da 6,6 kW, 32 A) promette di essere non solo l’ibrido Toyota più potente — il motore termico è un Dynamic Force a ciclo Atkinson DOHC 2.5 da 185 Cv/136 kW, cui sono associati due propulsori elettrici che portano la potenza complessiv­a a 306 Cv/225 kW (il 38 per cento in più dell’ibrido) — ma anche il più efficiente in termini di emissioni e di consumi: scende a 22 grammi/km (ciclo WLTP) la quantità di CO2 rilasciata; arriva a 100 km con 1 litro di benzina la percorrenz­a massima.

Rispetto alla Rav4 ibrida la differenza è notevole: stessa sicurezza, stessa sensazione di dominare la strada, ma le prestazion­i della ricaricabi­le cambiano. Saranno gli oltre 300 cavalli o l’ebbrezza della guida in elettrico puro, ma questo sembra un altro pianeta. L’accelerazi­one è più forte, data l’ingente coppia disponibil­e subito. E la potenza si sente su strada, sia quando spingiamo sul GRA di Roma raggiungen­do rapidament­e il limite (ma la casa dichiara un picco a «emissioni zero» di 135 orari) sia sul percorso misto dalla Cassia a Bracciano, e sugli sterrati. Più pesante (circa 200 kg in più) della full hybrid, accelera da 0 a 100 km/h in 6 secondi (2,1 secondi più veloce dell’ibrido).

L’auto parte in modalità elettrica, il sistema ibrido non interviene finché non lo richiede lo stato di carica della batteria.

Le sensazioni sposano i dati: la Rav4 Plug-in, dichiara Toyota, «è in grado di percorrere oltre 75 km a zero emissioni nel ciclo combinato (fino a 98 urbano; entrambi WLTP)». Nel nostro test è andato più in là degli 80 km su misto.

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La versione ibrida plug-in (cioè ricaricabi­le anche con il cavo) della Toyota Rav4 (nella foto) si affianca a quella full hybrid, senza cavo, che si ricarica in movimento

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