La Hyundai Ioniq5 Pannelli solari e ricarica per le bici
La Ioniq 5 segna un momento importante per Hyundai: è un nuovo modello, un crossover, ma soprattutto è l’opera prima del nuovo brand Ioniq, espressamente dedicato ai modelli elettrici del costruttore coreano. A breve arriveranno la Ioniq 6 (berlina) e la Ioniq 7 (Suv).
Il design, minimalista e geometrico, è basato sul concept Hyundai 45, a sua volta ispirato alla Pony Coupé del 1974, firmata da Giorgetto Giugiaro. Lunga 464 centimetri, la Ioniq 5 ha un passo che ne misura 300, il che si traduce in un abitacolo molto ampio. Ma anche molto pratico: vedi i sedili anteriori totalmente reclinabili (tipo quelli della business class aerea), il mobiletto della console centrale che si sposta longitudinalmente di 14 cm e gli schermi da 12 pollici affiancati per la strumentazione digitale e l’infotainment Bluelink, ai quali è abbinato l’head-up display con la realtà aumentata, al debutto su una Hyundai.
In tendenza con la nuova mobilità, la Ioniq 5 fa anche da «colonnina» di ricarica per bici e monopattini elettrici: può farlo grazie alla tecnologia bidirezionale Vehicle-toLoad (V2L), mettendo a disposizione un sistema di alimentazione da 110 o 220 V con due prese, una nell’abitacolo e una all’esterno. Per migliorare l’efficienza del sistema, inoltre, la vettura è dotata di tetto a pannelli solari, che dà il suo (piccolo) contributo nella ricarica delle batterie.
L’auto viene proposta in quattro versioni, che combinano due tipi di batterie, una più potente dell’altra, e due trazioni, a due o a quattro ruote motrici. Gli accumulatori hanno una capacità di 58 kWh e 72,6 e danno vita a quattro varianti: con quella più piccola, la 2WD ha 170 cv e 350 Nm, mentre la 4WD adotta un motore anteriore da 72 cv e uno posteriore da 163; con la batteria più grande, la 2WD passa a 218 cv, mentre la 4WD monta un’unità anteriore da 95 cv e una posteriore da 211.
I valori di autonomia sono ancora in attesa di omologazione (si parla di 480 km nel ciclo Wltp per la versione più potente), ma si sa che con le colonnine rapide si può recuperare in cinque minuti l’80 per cento dell’energia in 18 minuti e circa 100 km di autonomia.
In Italia gli ordini si apriranno prima dell’estate con un’edizione di lancio dalla dotazione molto ricca (soprattutto per gli Adas), che dovrebbe essere proposta con prezzo, incentivi esclusi, attorno ai 60 mila euro. Successivamente arriveranno altre versioni, con la batteria meno potente e un prezzo d’attacco inferiore ai 45 mila euro.