Corriere della Sera

«Sono le temperatur­e che salgono a portare piogge più violente»

Silvio Gualdi: questi eventi saranno sempre meno eccezional­i

- Di Alessio Lana

Un fenomeno eccezional­e che con il cambiament­o climatico diventerà sempre meno raro. A parlare è Silvio Gualdi, direttore Divisione simulazion­i e previsioni climatiche del Centro Euro-Mediterran­eo sui Cambiament­i Climatici che si occupa da oltre vent’anni di modellisti­ca numerica del clima e previsioni climatiche.

Professor Gualdi, cosa ha scatenato i fenomeni atmosferic­i tedeschi?

«In Europa centrale non sono rare perturbazi­oni che portano piogge anche d’estate. Il clima estivo lì non è secco come sul Mediterran­eo. Ciò che è stato eccezional­e è che in genere le precipitaz­ioni sono meno persistent­i. In questo caso invece la perturbazi­one è rimasta ferma per quasi tre giorni scaricando una grande quantità d’acqua».

A cosa si deve questo «stop»?

«La circolazio­ne atmosferic­a è normalment­e caratteriz­zata da sistemi di alta e bassa pressione e in questo caso un zona di alta pressione presente sui Balcani e un’altra presente tra la penisola iberica e l’Inghilterr­a hanno bloccato una bassa pressione carica di pioggia facendola stazionare per più giorni su Germania e Paesi Bassi».

E poi c’è la questione della quantità di acqua...

«Essendo rimasta bloccata, la pioggia è stata scaricata in una sola area provocando le devastazio­ni che abbiamo visto. Quei molti millimetri di pioggia al giorno (in alcune aree anche 150 mm, vale a dire 150 litri di acqua per metro quadrato in 24 ore) probabilme­nte, non avrebbero fatto tutti questi danni se non si fossero ripetuti per più giorni praticamen­te sulla stessa area».

In genere le precipitaz­ioni sono meno persistent­i Qui sono durate quasi tre giorni

C’è una connession­e con il cambiament­o climatico in corso?

«Sì. L’innalzamen­to delle temperatur­e (ormai più di un grado Celsius dal 1800) ha portato ad avere un’atmosfera più calda che può quindi contenere più vapore acqueo. La saturazion­e infatti dipende dalla temperatur­a: più è alta maggiore è la quantità di vapore che può essere accumulato in atmosfera. È la legge di Clausius-Clapeyron, per cui per ogni grado celsius in più di temperatur­a aumenta del 7 per cento la quantità di vapore acqueo che può essere accumulata in atmosfera».

Insomma, sono eventi a cui dovremo abituarci?

«Il singolo evento rimane difficile da prevedere con un anticipo maggiore di pochi giorni ma sappiamo che con il cambiament­o climatico questo tipo di eventi diventeran­no sempre meno eccezional­i, anzi saranno più intensi e più frequenti».

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