Corriere della Sera

Merkel: scene spettrali, ora agire di più sul clima

La cancellier­a sui luoghi del disastro. Allerta in Baviera e Austria

- di Paolo Valentino

BERLINO È il giorno di Angela Merkel. Tocca alla cancellier­a portare conforto e annunciare aiuti d’emergenza immediati alle popolazion­i renane colpite dalla più grave catastrofe naturale degli ultimi 60 anni in Germania. Lo fa con la sobrietà e i toni dimessi che sono la sua cifra, il giorno dopo la clamorosa gaffe di Armin Laschet, l’uomo che ambisce a succederle, colto in una risata irrefrenab­ile, proprio mentre il presidente della Repubblica, Frank-Walter Steinmeier, a pochi metri da lui, esprimeva tristezza e dolore davanti alle telecamere. Ieri Laschet si è di nuovo scusato per il suo atteggiame­nto, che ha definito «inappropri­ato», ma bisognerà aspettare qualche giorno per capire quale impatto l’infortunio avrà sulla campagna elettorale del candidato della Cdu-Csu.

«Sono venuta per farmi un quadro concreto di questa situazione sinistra e surreale», ha detto la cancellier­a arrivando a Schuld, nel Palatinato, il piccolo villaggio diventato simbolo della catastrofe. «La lingua tedesca non ha parole sufficient­i per descrivere la devastazio­ne che si è consumata in questa bellissima regione», ha aggiunto Merkel, che già per mercoledì ha promesso un programma federale, articolato in tre fasi: aiuti immediati alle famiglie e all’economia, interventi di medio periodo e piano di ricostruzi­one delle infrastrut­ture distrutte, strade, ponti, dighe e case. Secondo il ministro delle Finanze Olaf Scholz, il primo pacchetto sarà intorno ai trecento milioni di euro. Ma per il programma di ricostruzi­one, sulla base delle prime valutazion­i, Scholz ha già anticipato che gli investimen­ti dovranno essere «nell’ordine di miliardi di euro». Il ministro dell’Economia, Peter Altmaier, ha proposto di offrire un aiuto immediato di 10 mila euro alle imprese renane danneggiat­e dal disastro.

La cancellier­a, che era accompagna­ta dalla premier del Land, la socialdemo­cratica Malu Dreyer, ha parlato anche dei cambiament­i climatici, considerat­i all’origine di eventi meteorolog­ici sempre più estremi e distruttiv­i: «Le operazioni di soccorso hanno la priorità — ha detto Merkel —, ma vediamo con quale violenza può agire la natura. La Germania è un Paese forte e ci riprendere­mo in breve. Ma dobbiamo diventare più rapidi e decisi degli ultimi anni nella lotta contro il riscaldame­nto del clima. Occorre una politica che tenga più conto di questo fattore».

Il bilancio di morte della tragedia continua a crescere. Mentre proseguono le operazioni di ricerca degli oltre 1000 dispersi, le vittime nel Palatinato e nel Nord RenoVestfa­lia hanno già superato quota 157, 188 in tutta Europa. Nella sola Renania-Palatinato si contano almeno 670 feriti.

Mentre migliaia di pompieri, personale della protezione civile, poliziotti e soldati sono impegnati nelle operazioni di soccorso e sgombro, la situazione rimane drammatica nei due Länder più colpiti, dove però ha smesso o quasi di piovere. Restano dei punti critici, come la diga di Steinbach, a Euskirchen, dove il deflusso dell’acqua procede più lentamente del previsto e un eventuale cedimento è di nuovo considerat­o fra le possibilit­à. Il quadro generale è ancora apocalitti­co: collegamen­ti ferroviari sospesi, intere zone ancora isolate e senza elettricit­à, strade bloccate, ponti inagibili e soprattutt­o montagne di fango, detriti, case distrutte, auto accatastat­e.

Più preoccupan­ti sono le notizie che vengono dalla Baviera e dalla Sächsische Schweiz in Sassonia, lo Stato di Lipsia e Dresda, dove piogge abbondanti stanno causando inondazion­i di fiumi e allagament­i fino al confine tra la Germania e la Repubblica Ceca. Nell’area di Berchtesga­den, ai piedi delle Alpi bavaresi, molti villaggi hanno dovuto esser evacuati dopo l’esondazion­e del fiume Ache, che fa temere anche frane e smottament­i. La linea ferroviari­a è bloccata e si segnalano già diversi morti.

Anche in Austria è allarme rosso per il livello del Danubio che in molti punti minaccia di esondare. A Ovest, nel Tirolo, la cittadina di Kufstein è in buona parte allagata. Rimane grave la situazione in Belgio, dove il numero delle vittime è 31, ma ci sono oltre 100 dispersi e le speranze di trovarli vivi diminuisco­no di ora in ora.

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 ??  ?? Sulle rovine
La cancellier­a Angela Merkel e la ministra presidente della Renania-Palatinato Malu Dreyer visitano Schuld, il villaggio più colpito del circondari­o di Ahrweiler
Sulle rovine La cancellier­a Angela Merkel e la ministra presidente della Renania-Palatinato Malu Dreyer visitano Schuld, il villaggio più colpito del circondari­o di Ahrweiler
 ??  ?? Salisburgo Le strade inondate della cittadina di Hallein, nel circondari­o di Salisburgo. Ieri l’emergenza idrogeolog­ica si è estesa anche alle regioni alpine, come il Tirolo
Salisburgo Le strade inondate della cittadina di Hallein, nel circondari­o di Salisburgo. Ieri l’emergenza idrogeolog­ica si è estesa anche alle regioni alpine, come il Tirolo
 ??  ?? Germania del Sud
Un camion della Protezione Civile rovesciato a Berchtesga­den, sul confine con l’Austria: poco lontano c’era il ritiro montano di Hitler, il «Nido dell’aquila»
Germania del Sud Un camion della Protezione Civile rovesciato a Berchtesga­den, sul confine con l’Austria: poco lontano c’era il ritiro montano di Hitler, il «Nido dell’aquila»

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