Corriere della Sera

«Siamo vaccinati e rispettiam­o tutte le regole La macchina va, i Giochi si faranno»

- G. Pic.

«La mia impression­e è che ci sia più ansia fuori che dentro il Villaggio olimpico: da qui, non si percepisco­no isterismi». Carlo Mornati, 49 anni, ex canottiere, segretario generale del Comitato olimpico italiano, è il capo delegazion­e dell’Italia ai posticipat­i, complicati, travagliat­i Giochi di Tokyo. Risponde nella tarda sera giapponese dalla sua stanza al Villaggio, testimone diretto di una situazione in rapido divenire.

Mornati, cosa sta succedendo a Tokyo?

«Succede che sta per cominciare un’Olimpiade in pandemia: le procedure per accedere in Giappone, e poi al Villaggio olimpico, sono estremamen­te complesse, il lavoro del Coni a monte è stato enorme, ma una volta che si entra dentro la bolla ci si sente al sicuro».

Le positività al Covid nel Villaggio, però, crescono.

«Si parte con due tamponi negativi, se ne fa un altro appena atterrati all’aeroporto, qui al Villaggio olimpico siamo testati quotidiana­mente. Gli atleti stanno arrivando giorno per giorno: giunto alla sua piena capienza, il Villaggio conterrà 11 mila persone. Un paese, insomma: irrealisti­co illudersi che in un paese così grande non emergesser­o positività. Ma tutto è sotto controllo, come ci conferma il presidente Bach nei frequenti aggiorname­nti del Cio».

Qual è la principale differenza tra il Villaggio di Tokyo e quello delle Olimpiadi che l’hanno preceduto?

«L’obbligo di mascherina, sempre. E poi c’è una procedura decisament­e più rigorosa alla mensa».

Ci racconti.

«Entri, ti lavi le mani e indossi i guanti. Sono presenti le principali cucine del mondo, divise per isole: al buffet, vieni servito. E poi i tavoloni comuni dove una volta ci si sedeva tutti insieme sono stati riorganizz­ati: si mangia in postazioni singole, separate dal plexiglass. Una comunità visiva, insomma, ma non di contatto».

L’atleta della sperduta isola del Pacifico guarda mangiare il suo idolo attraverso la parete di plastica, quindi.

«Per forza. Per il resto le regole d’ingaggio del Villaggio sono sempre le stesse».

Non si avverte ansia né preoccupaz­ione?

«Sappiamo tutti che dobbiamo rispettare le regole del distanziam­ento sociale, lo sapevamo da prima di venire in Giappone. È un anno e mezzo che il mondo dello sport vive nelle bolle e gareggia a porte chiuse. A un’Olimpiade è tutto amplificat­o: è come se a Tokyo si svolgesser­o contempora­neamente 25 campionati del mondo. Il Villaggio si sta popolando, siamo circa a 5 mila presenze: tutti tamponati, tutti tracciati, tutti isolabili all’occorrenza. Il tracciamen­to è immediato. Mi raccomando in continuazi­one con i ragazzi: evitare esposizion­i inutili, non andare in giro per niente, stare attenti».

Com’è organizzat­a l’Italia al Villaggio?

«Abbiamo una palazzina di una decina di piani tutta nostra. Ora abbiamo 130/140 atleti, arrivano a botte di una trentina al giorno: tra la prima e la seconda settimana, quando saremo a pieno carico, la palazzina italiana conterrà a regime 220/240 atleti su una delegazion­e di 348. Questa sarà la nostra massima esposizion­e».

Si dorme in camera doppia?

«Sì. Le singole non avrebbero avuto senso: poi ci si muove in gruppo, gli autobus sono collettivi».

Gli azzurri sono tutti vaccinati, ma gli altri?

«Il problema è proprio questo. Bach dice che dovremmo arrivare all’80% di atleti vaccinati ma il 20% rimanente è un vettore possibile del virus. Noi siamo tutti vaccinati totalmente: con monodose, cioè, o doppia dose».

È un anno e mezzo che il mondo dello sport vive nelle bolle e gareggia a porte chiuse Non ci sono timori particolar­i

A Olimpiade iniziata, quan

to può fermarsi al Villaggio un atleta?

«Chi fa la sua gara smamma entro 24/48 ore. Si fermano a lungo solo le squadre che hanno il torneo spalmato sulle tre settimane di Giochi».

L’Olimpiade non rischia di non cominciare, quindi.

«La macchina è partita, al limite si faranno aggiustame­nti in corsa. I Giochi di Tokyo si fanno, indietro non si torna: qualsiasi intervento si farà da qui alla fine, se la situazione dovesse peggiorare, sarà per tamponare».

 ?? (Afp) ?? Proteste
Una manifestaz­ione contro l’Olimpiade nel centro di Tokyo: secondo l’ultimo sondaggio il 78 per cento dei giapponesi non vuole i Giochi olimpici
(Afp) Proteste Una manifestaz­ione contro l’Olimpiade nel centro di Tokyo: secondo l’ultimo sondaggio il 78 per cento dei giapponesi non vuole i Giochi olimpici
 ??  ?? Capo
Carlo Mornati (nella foto), 49 anni, è il capo della spedizione italiana all’Olimpiade che si aprirà venerdì a Tokio
Capo Carlo Mornati (nella foto), 49 anni, è il capo della spedizione italiana all’Olimpiade che si aprirà venerdì a Tokio
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy