Da Miss Italia alla Calabria per coltivare cedri
Ha chiuso con le passerelle dell’Alta moda ed è tornata in Calabria per indossare i panni dell’imprenditrice agricola e riprendere in mano una tradizione di famiglia. Oggi la trentunenne Angela Mandato, già finalista di Miss Italia, insieme al fratello Salvatore e a un cugino coltiva cedri e fichi nell’azienda che ha chiamato «Officine dei Cedri». Perché è anche un laboratorio artigianale dove nascono prodotti di nicchia che sono diventati il passepartout per entrare nei mercati esteri, soprattutto negli Stati Uniti. Come i «panicelli» di uva passa, un fagottino di foglie di cedro con all’interno uvetta e bucce di cedro fresco. O la mostarda di fichi, E poi il liquore e l’amaro cedroamaro. A questa giovane imprenditrice «Buone Notizie» dedica la storia di copertina del nuovo numero in edicola domani, gratis, insieme al Corriere della Sera.
E proseguiamo raccontando di giovani, ricercatori stavolta, come Giuseppina Passafari e Stefano Rebellato, rispettivamente di 25 e 26 anni, che sono stati premiati dalla Società italiana di citometria per i loro studi innovativi sulle malattie del sangue condotti presso il Centro Maria Letizi Verga di Monza. Segue quindi un focus sul trentanovenne cuneese Diego Colombari, campione di ciclismo paralimpico, che correrà a Tokyo per la categoria H5 di handbike. Un incidente in moto nel 2008 gli è costato l’amputazione di una gamba ma è stato questo a spingerlo a darsi al professionismo. «Salire sul podio — spiega — è una grande emozione perché sai che in quel momento rappresenti tutti gli italiani».
E ancora, l’inchiesta accende i riflettori sugli asili nido, perché nel nostro Paese siamo decisamente sotto gli standard europei e nei servizi alle famiglie ci sono anche differenze abissali tra Nord e Sud e tra città e campagne. Ora sono in arrivo con il Pnrr 4,6 miliardi per le scuole d’infanzia. Ma il punto è come saranno usati questi fondi. Gli asili nido hanno effetti positivi sulla conciliazione vita-lavoro e sull’occupazione femminile, ma sono importanti innanzitutto per bambine e bambini, che vi trovano l’opportunità di sviluppare appieno le proprie capacità contrastando la povertà educativa. Paradossalmente però, oggi, la mancanza di posti colpisce proprio le famiglie che ne avrebbero più bisogno. Infine, il Male nostrum questa settimana racconta quale impatto drammatico ha avuto la pandemia su due milioni di disabili neurosensoriali, partendo dai dati dell’indagine dell’Istituto analisi politiche pubbliche.