INTERVENTI E REPLICHE
«Berrettini e quella residenza a Montecarlo»
Per qualcuno Matteo Berrettini non andava festeggiato al Quirinale. La sua colpa è di essere residente a Montecarlo dove non ci sono imposte sul capitale. La colpa sottintesa è che lui, come altri sportivi, sfrutta il fatto di essere (diventato) ricco per pagare meno tasse possibile. Il non detto è che i premi vinti in un torneo sono tassati alla fonte, spesso con aliquote giustamente molto alte. Demagogicamente e populisticamente mettiamo il bravo tennista all’indice, ma allo stesso modo perché non prendersela anche con le multinazionali che non pagano un centesimo e godono di utili multimiliardari e quindi di un potere sconfinato? La risposta ovvia è che un conto è prendersela con un ragazzo, altra cosa è fare una campagna risoluta contro il potente di turno che un giorno potrebbe anche diventare tuo munifico datore di lavoro.
Jacob Kalfort jacobkalfort@virgilio.it
«La bellezza e il senso della comunità»
Mi ha colpito l’editoriale di Ferruccio de Bortoli «La (buona) rete sociale e i preziosi custodi del bello» (Corriere, 14 luglio) perché sottolinea due aspetti che sono molto legati tra loro e che ci riguardano in modo significativo, la bellezza e il senso della comunità. Sono entrambi da recuperare e non solo come dimensioni ecologiche pur importanti, ma soprattutto come dimensioni dell’esistere. Ed è il bello ad unire noi essere umani, il bello come attrattiva da ritrovare e come fondamento dell’esistere, perché il bello ci affascina e ci guida nel cammino dell’esistere, è il bello che porta alla felicità.
Gianni Mereghetti
«Tv, d’estate meglio i Promessi sposi»
Ringrazio Aldo Grasso per le severe parole usate a commento della programmazione estiva della Rai e delle vacanze trimestrali. Capisco le ragioni di bilancio ma c’è «modus in rebus»! Meglio i Promessi sposi di un tempo, commedie, tragedie, opere liriche e documentari.
Angela Perlingieri, perliniange@gmail.com