Corriere della Sera

Orgoglio nero, gaffes al Festival e accuse a Obama: le contraddiz­ioni di Spike Lee

- Renato Franco

Primo in tutto: primo presidente di colore a guidare la giuria, primo (in questo ruolo) a prestare il suo volto al manifesto ufficiale del Festival, primo a spoilerare subito il vincitore della rassegna: Spike Lee non si è fatto mancare niente in questa edizione del Festival di Cannes. Regista di razza, come gli abiti che ha sfoggiato in questi giorni: ha cominciato con un completo da pantera rosa, con occhiali in abbinament­o; per chiudere con un abito tinteggiat­o di pennellate arcobaleno, in testa un cappellino a metà tra un capotreno e l’addetto agli ascensori negli alberghi di lusso. Unica costante le scarpe da tennis, sempre quelle, delle Nike «francesi», blu, bianche e rosse. Pronti via e dice chi ha vinto tra gli imbarazzi della sala, nel gradino mondiale delle gaffe seconda solo a quando agli Oscar annunciaro­no il titolo sbagliato del vincitore (Spike Lee si è salvato perché in questo caso il titolo era giusto). Orgoglio nero. Fin dai tempi di Fa’ la cosa giusta, film che ha cambiato il cinema ma non la società, perché più di 30 anni dopo il razzismo che lui ha sempre denunciato è purtroppo sempre in grande forma. Lui stesso non pensava che le questioni razziali avrebbero preso una piega così violenta e tragica negli Stati Uniti: «Si, non avrei mai immaginato tutto questo. Ciò che ha amplificat­o quanto successo è stata la potenza delle immagini. Questo ha fatto la differenza nel mondo: vedere.

Vedere che un poliziotto ha soffocato con il ginocchio un uomo per 8 minuti prima che morisse». Una recrudesce­nza che per il regista ha una causa che sembra paradossal­e: la presidenza Obama. «Il fatto che la questione sia peggiorata è la risposta diretta all’aver avuto un presidente nero». Per lui cinema e vita devono essere un misto di genio e follia, per questo alla fine ha premiato con la Palma d’oro Titane di Julia Ducournau, il film fin troppo fluido dove una donna fa sesso con un’auto. «Ho visto tanti film in vita mia, ma Titane è il primo film in cui una Cadillac mette incinta una donna: c’è del genio e della follia, due cose che amo in questo lavoro».

 ??  ?? In rosa
Il regista Usa Spike Lee (64 anni), presidente di giuria della 74ª edizione del Festival di Cannes
In rosa Il regista Usa Spike Lee (64 anni), presidente di giuria della 74ª edizione del Festival di Cannes

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy