Dalle auto alle due ruote Gli spagnoli vanno in Mò E non soltanto in città

Verona

Il marchio è Seat, ma le ruote sono due: è il primo scooter (elettrico) della Casa spagnola, realizzato con Silence, altra azienda iberica. Il Seat Mò eScooter 125 può essere guidato (da 16 anni) con la patente A1 o con la B. Il motore elettrico eroga 7 kW (9 di picco) e 120 Nm (200 di picco) ed è alimentato da una batteria al litio da 5,6 kWh. Lo scatto da 0 a 50 km/h avviene in 3,9 secondi e l’autonomia dichiarata è di 137 km. Ma sono altri i numeri che rendono l’idea di ciò che davvero è Mò: 95 orari di velocità, per trasferimenti anche extraurbani; pneumatici 120/70-15 davanti e 140/70-14 dietro, misure che vanno al di là del commuting urbano. Come abbiamo verificato sui colli attorno a Verona, le curve sono le benvenute. La solidità in appoggio è superiore alle aspettative, anche su fondo sconnesso. Buona la frenata, con la leva di destra che aziona il freno anteriore e la sinistra che agisce sul sistema di frenata integrale (con prevalenza al posteriore). Peccato che non ci sia l’ABS. Convince anche l’assorbimento delle sospensioni: più sull’anteriore che sul posteriore. Guidando senza riguardi, i 100 km si raggiungono tranquillamente; con un minimo di attenzione, si arriva a 120/125. Per la carica completa basta 1 euro: 0,2 euro al kWh (il costo medio dell’energia per abitazioni private) moltiplicato per i 5,6 kWh della batteria (quella netta è leggermente inferiore). I tempi di ricarica? Circa 5 ore e non serve una colonnina: la batteria non supporta potenze superiori a quelle di una presa domestica. Ma il colpo di genio dello scooter è il pacco batterie da rimuovere e trasportare come un trolley (pesa 37 kg) grazie a due ruote che fuoriescono quando lo si rimuove dall’alloggiamento. Il Seat Mò costa 6.750 euro. Con gli incentivi statali lo sconto è del 40% con rottamazione. Possibile fruire di una formula finanziaria a 99 euro al mese per 48 mesi, senza anticipo.