Corriere della Sera

Calciatori no vax, nel focolaio Spezia Il medico: «Da lì è partito il contagio»

- Andrea Sereni

Calciatori no vax. Così è nato il focolaio Covid che sta mettendo alle corde lo Spezia, club di serie A con 11 positivi tra giocatori (10) e un membro dello staff. «Abbiamo somministr­ato la prima dose di vaccino — ha spiegato Vincenzo Salini, medico sociale della squadra ligure —. Ma due calciatori l'hanno rifiutata, si ritengono no vax». Per questo si è creato un cluster. Come? «Uno dei due no vax è risultato positivo e ha contagiato gli altri. Erano vaccinati — ha aggiunto il professore a Radio

Punto Nuovo —, ma da troppo poco tempo per essere coperti». Lo Spezia, da quest'anno allenato da Thiago Motta (foto), è in ritiro in Val Pusteria. Tra sabato e domenica le ambulanze hanno riportato i giocatori positivi in Liguria (dove è sempre rimasto Leo Sena, il primo contagiato). Il resto della squadra è sigillato nelle stanze del Garden Park Hotel. Un soggiorno blindato: i pasti, ad esempio, vengono lasciati dal personale dell'albergo all'esterno delle camere. Ieri pomeriggio, dopo l'ok della Asl di Bolzano, sono ripresi gli allenament­i, seppur in forma individual­e. Non convocare chi decide di non vaccinarsi, secondo Salini (membro della commission­e medica della Figc), «è una scelta che spetta ai club». «Sono sicuro che dopo la seconda dose non avremo più problemi — ha aggiunto —. I calciatori dovrebbero vaccinarsi, ma noi possiamo solo fare opera di persuasion­e».

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