«Qui l’eleganza è facile Sognare anche»
tour delle settimane della moda. Ma quasi mai sono «accompagnati» dagli stilisti che li hanno creati. Kors non solo c’era, ma si è concesso, raccontando la collezione e non solo. Promettendo, di tornare.
L’importanza di essere a Milano, allora.
«Milano è una delle capitali mondiali della moda, quindi essere qui durante la fashion week è importante. Negli ultimi 18 mesi siamo stati separati l’uno dall’altro e volevo riconnettermi con le persone e l’energia di una città centrale per l’industria del nostro settore. Ho anche voluto dimostrare il mio sostegno a tutta la filiera coinvolta e quando dico tutta penso in generale ma anche al fatto che noi per primi produciamo la maggior parte della mia linea di collezione qui. Questa collezione primaverile (che ha sfilato in settembre a New York ndr) è, coincidenza, anche quella del trentesimo anniversario di produzione made in Italy. E ovviamente, abbiamo molti clienti in italia (è fra i primi tre Paesi europei in termini fatturato ndr), quindi la possibilità di vedere alcuni di loro e di vivere la vita quotidiana a Milano è stata una meraviglia. E’ stato bellissimo tornare».
Cosa si aspetta da questa città?
«Milano è sempre questa incredibile combinazione di calore, facilità ed eleganza. I milanesi sono molto sofisticati nella moda, ma non sacrificano mai la qualità della vita per una tendenza. Amo vedere come combinano il classico e il moderno».
Pensa anche lei che negli ultimi tempi la città sia cambiata, un processo che è cominciato prima del Covid e che la pandemia ha rallentato, sì, ma non fermato?
«Milano continua a cambiarsi, è vero. Ma rispetta sempre la sua storia e il suo patrimonio».
Forse si riferisce al nuovo skyline, dietro il quale ci sono i tetti di sempre con la loro storia.
«Amo vedere la miscela di grattacieli moderni con il verde e la natura».
Chi sono i clienti milanesi e/o italiani?
«Sono donne e uomini che discernono qualità e longevità e cercano uno stile anche di impatto, ma sempre chic e assolutamente artigianale».
Qual è secondo lei il ruolo dell’Italia nella moda, oggi?
«Ovviamente, il patrimonio del “made in Italy” è importante più che mai, e lo street style è emozionante come a New York, Tokyo, Londra o Parigi. In Italia, nelle città o nelle località, gli italiani amano esprimersi con la moda».
Cosa significa per lei e per il suo brand investire nella produzione in Italia? E cosa rappresenta quindi la dicitura 100 per cento “made in Italy”?
«Come designer, trovo che “made in Italy” significhi che tutto quello che sogno è possibile e sarà realizzato perfettamente, con vera attenzione ai dettagli e alla qualità».
Cosa fa un americano a Milano?
«Mangia cibo favoloso, acquista in negozi unici come Lorenzi Milano e s’incanta per strada ad osservare le persone».
Sfilerà un giorno a Milano?
«Mai dire mai. La mia storia d’amore con l’Italia dura e durerà per tutta la vita».
L’Italia nella moda oggi Il patrimonio del made in Italy è importante e lo street style emoziona come a New York, Tokyo, Londra o Parigi