«I nostri gemelli da polsino rivelano che sei di Milano»
Alice Villa e il nuovo capitolo della maison
Essere milanesi significa anche avere un paio di gemelli Villa nel cassetto. «Quasi tutti i milanesi hanno ricevuto per la Prima Comunione o la Cresima un paio di nostri gemelli», dice Alice Villa, quinta generazione della storica maison. Ma oltre alle tradizioni che non si disperdono, c’è un pezzo di storia di alta oreficeria nella vita di Villa Milano, cominciata nel 1876. Un secolo di artigianalità e stile, di cui le sorelle Alice e Francesca Villa, eredi del marchio, vogliono scrivere un capitolo nuovo, più contemporaneo, a partire dalla nuova sede di via San Carpoforo, nel cuore di Brera. «Siamo nati in via Manzoni, ma sognavamo uno spazio che fosse un salotto, dove poter accogliere i clienti con un aperitivo e poter esaudire le loro richieste, partendo magari anche da un disegno, da
Quinta generazione «Dalle guglie del Duomo al nostro bestiario: mai un pezzo uguale all’altro»
poter realizzare poi nel laboratorio antistante». Già lo stile degli spazi è un omaggio alla città e a Carlo Scarpa, soprattutto nell’uso del metallo in forma di griglia, ai portoni tipici del periodo razionalista: all’interno di un tipico cortile milanese si sviluppa poi il laboratorio, dove i clienti possono realizzare i loro gioielli su richiesta.
«Il nostro dna è quello di gioiellieri: il lavoro si snoda tutto intorno a una pietra, cercando di interferire il meno possibile con l’uso del metallo», spiega Alice Villa, che racconta come il legame con i clienti caratterizzi la storia della sua maison. «Conosciamo le preferenze di chi ci segue da anni: le nostre collezioni hanno una lunga durata nel tempo e vengono alimentate da pezzi unici nel corso degli anni. Tra queste c’è la Gotica che nasce dalle guglie del Duomo, che è stata recentemente semplificata, con orecchini portabili anche di giorno grazie all’uso di pietre come la morganite».
L’intento è di mantenere immutata la riconoscibilità delle creazioni, aggiungendo energia stilistica, come ad esempio i camei in pietra lavica ideati proprio da Alice Villa, nei colori non scontati del verde e accostati a una catena di zaffiri. Nel mezzo ci sono appunto i gemelli, dalle iconiche barrette esagonali a un «bestiario» prezioso fatto di bassotti, conchiglie o cavallucci marini, pezzi vendutissimi nell’e-commerce. «Siamo riconosciuti come i produttori per eccellenza di gemelli, pezzi che ci divertono molto perché danno all’uomo di sbizzarrirsi con qualcosa di diverso della cravatta».
Ogni prodotto è unico. «Difficilmente ripetiamo lo stesso disegno più volte: questo ci ha resi molto amati nel tempo anche al pubblico internazionale e alle case reali di tutta Europa».
Tra i clienti ci sono Elton John, mentre per il Principato del Liechtenstein è stata realizzata una tiara. «Ma il nostro intento è in realtà inclusivo: il cliente non deve sentire la soggezione di entrare in gioielliera, ma deve anzi avvicinarsi al nostro mondo per trovare un pezzo non rintracciabile nelle collezioni dei grandi marchi. Il rapporto privilegiato con il cliente è il nostro vanto».