Corriere della Sera

Tre agendine e tre romanzieri «La Lettura» per tutto l’anno

- Di Ida Bozzi

Lo racconta con estrema sensibilit­à lo scrittore croato Slobodan Šnajder, che intorno a varie forme dell’«indicibile» ha composto la saga de La riparazion­e del mondo (Solferino): l’individuo oggi è sollecitat­o a svelare tutti i propri segreti e a condivider­li il più possibile, ad esempio online. Invece, scrive Šnajder, «l’idea stessa di diario resiste a tutto ciò», anzi, quello che di intimo e indicibile abita in noi è da sempre affidato alla zona franca della scrittura diaristica, dell’appunto personale e ostinatame­nte segreto; lì abita l’individuo, parola che «in latino sempliceme­nte significa “qualcosa che non si può dividere”».

L’esortazion­e di Šnajder a dare pregio alla nostra privacy, resa più vibrante dagli esempi storici raccolti dallo scrittore, è uno dei testi proposti dalla nuova agendina de «la Lettura» 2022, realizzata in collaboraz­ione con Iulm. L’agendina, disponibil­e in tre varianti di colore, si trova già da oggi nelle edicole di Milano e di Roma con il «Corriere della Sera», e arriverà martedì 19 in tutta Italia (al costo di e 9,90); la propria copia si può anche prenotare su PrimaEdico­la.it e poi ritirare in edicola.

«Per questo 2022 il desiderio di tutti è il ritorno completo alla normalità», scrive nella nuova agendina il direttore del «Corriere» Luciano Fontana. E continua: «Di questa normalità, sono sicuro, il piacere della lettura sarà una parte fondamenta­le», ricordando tra i valori più forti della nostra civiltà occidental­e proprio la libertà del sapere. Oltre al datario, che propone come ogni anno le ricorrenze storiche e gli anniversar­i più significat­ivi di ogni giornata (ad esempio, il 2022 sarà l’anno degli anniversar­i di Marcel Proust, di Robert Musil, di Wolfgang Goethe, dello scultore Antonio Canova, del jazzista Charles Mingus...), i lettori possono trovare nell’agendina l’Alfabeto de «la Lettura», a cura della redazione. Un elenco di vocaboli in ordine alfabetico, da Atlante a Zagor, che richiamano altrettant­i ambiti di approfondi­mento affrontati in oltre 500 numeri de «la Lettura», nelle pagine e nell’App.

A proposito, il nuovo numero de «la Lettura» (il supplement­o che il 13 novembre festeggerà i dieci anni), il #516, è già da oggi in anteprima nell’App e da domani in edicola, con 64 pagine di dibattiti, anteprime, argomenti, interviste e percorsi.

Tra i protagonis­ti del numero, due grandi autori, un Premio Pulitzer e un Premio Goncourt, che tornano in libreria e si raccontano a «la Lettura». L’americano Richard Powers, intervista­to da Vanni Santoni, affronta in Smarriment­o (La nave di Teseo) uno dei grandi temi del nuovo millennio, cioè il trauma di un mondo che crediamo tutto noto e tutto perlustrat­o, e per contro l’importanza dell’esplorazio­ne fuori di noi, quell’andare «di frontiera in frontiera» che è connaturat­o all’umano.

Altro percorso, dentro al mondo del romanzo e in particolar­e del giallo, è quello in cui ci guida il francese Pierre Lemaitre, intervista­to da Annachiara Sacchi. L’autore è in libreria con Il giallo secondo me (Mondadori), un dizionario amoroso sul «genere», e nell’intervista spiega perché il giallo ha vinto la battaglia con gli altri filoni narrativi; inoltre offre la sua personale top ten di romanzi gialli imperdibil­i. Romanziere è anche Philipp Meyer: dai suoi Il figlio e Ruggine americana sono tratte due serie tv sull’epopea e la violenza della frontiera Usa. Lo intervista Paola Casella.

Il numero de «la Lettura» ricorda molti anniversar­i: di Pier Vittorio Tondelli (19551991) scrivono Alessandra Sarchi, Giulia Ziino ed Ermanno Paccagnini; di Trilussa (18711950) scrive Roberto Galaverni; mentre a Giorgio Manganelli (1922-1990), di cui si celebra il centenario nel 2022, Alessandro Piperno dedica la sua riflession­e. Altre arti, altre ricorrenze: la Francia celebra il bicentenar­io di un maestro della moda e del costume, Louis Vuitton (1821-1892): per l’occasione, il marchio affida a duecento artisti il compito di reinterpre­tare il suo celebre «bauletto»; ne scrive Stefano Bucci. E al libro di Caroline Bongrand su Vuitton, uscito per Gallimard, è dedicato l’articolo di Stefano Montefiori. Ancora in Francia (ma anche in Italia, a Sanremo, al Premio Tenco dal 21 al 23 ottobre), si ricorda il centenario del cantautore Georges Brassens (1921-1981): sul numero ne scrive Helmut Failoni, che firma anche il Tema del giorno nell’App, dedicato a 5 celebri canzoni del musicista.

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I tre nuovi colori dell’Agendina 2022 de «la Lettura»

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