Mannion è tornato «Stavo malissimo Grazie ai medici»
Infezione risolta, il play debutta con la Virtus
BOLOGNA «Non vedo l’ora di tornare a giocare», c’è solo questo adesso nella mente di Nico Mannion. Dopo il pirotecnico Preolimpico nel quale aveva portato l’Italia del basket a Tokyo, e quel maledetto 3 agosto, i quarti contro la Francia giocati già in cattive condizioni fisiche, la carriera del Red Mamba s’è fermata. Una grave infezione, dovuta a un virus intestinale, lo aveva ridotto all’ombra di sé stesso e le sue prime apparizioni in borghese e dimagrito avevano fatto temere un recupero complicato.
«Non ero in uno stato umano, devo ringraziare i medici e la società per avermi consentito di tornare in forma così velocemente» ha detto ieri il play ventenne, presentato finalmente dalla Virtus Bologna che stasera lo manderà in campo per la prima volta.
Alla Segafredo c’era arrivato per una scelta del patron Massimo Zanetti, preferendo un biennale in Europa a un contratto non garantito con i Golden State Warriors, e ne è diventato il testimonial della campagna abbonamenti. Ma il coach Sergio Scariolo, dopo averlo visto al raduno in agosto, era stato chiaro: «Prima di fine ottobre Nico non sarà utilizzabile». «Stavo molto male — ha confessato il n. 1 della Nazionale, preferendo parlare in inglese nonostante padroneggi l’italiano, la lingua di sua mamma Gaia — il dolore era forte e per lungo tempo non ho pensato alla pallacanestro ma solo alla salute. I dottori sono stati bravissimi, nessuno nel club mi ha messo fretta e proprio questo è stato il motivo per cui ho recuperato prima di quanto immaginassi. Sentirmi accolto, capito e seguito da uno staff di primo livello è stata una fortuna».
Oggi, 74 giorni dopo l’ultimo match disputato, Mannion torna in campo. Lo farà in casa, al PalaDozza, debuttando nel torneo dove suo padre Pace segnò 4.778 punti negli anni Novanta. «Sarà emozionante, mio papà è stato qui ma io sono cresciuto in America e non ho mai giocato in Italia, nemmeno con la Nazionale. Ho attraversato un periodo così brutto che sono già felice di poter parlare di basket e giocare qualche minuto. Intanto ho potuto farmi un’idea della pallacanestro europea, un ambiente in cui è più semplice trovare la chimica e inserirsi. No, alla Nba per adesso non penso: sono concentrato solo su Bologna».
La Virtus prima in classifica stasera ospita Trieste, Teodosic non ci sarà per un problema muscolare ma Mannion il suo modello l’ha osservato a lungo in allenamento: «Lui e Pajola custodiscono i segreti che devo ancora apprendere, vedere i loro duelli in palestra è una lezione. Nel mio ruolo penso sia più semplice adattarsi al gioco europeo. Non ho aspettative, so che la strada per essere di nuovo al 100% sarà lunga ma credo che io e Alessandro formeremo una bella coppia per molto tempo, qui e in Nazionale».