Corriere della Sera

«Siamo due risultatis­ti ed è una cosa positiva»

«Il gesto delle orecchie? Dopo 90’ minuti di insulti»

- Luca Valdiserri © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La Roma è quarta e la Juventus settima, ma lo scontro di stasera è quello tra i due allenatori più vincenti della serie A. Non si amano ma si rispettano, anche perché fanno parte della stessa squadra, quella che molti commentato­ri contrappon­gono agli allenatori «giochisti».

Il tormentone non diverte Mourinho: «Gli allenatori che vincono sono chiamati risultatis­ti e così sembra quasi una cosa negativa, mentre è il contrario. Questo per me è un concetto sbagliato. Io e Max abbiamo vinto e questo è positivo. Grazie a Dio che sono un risultatis­ta. Però non è una sfida tra Mourinho e Allegri. La partita è Juve-Roma, così come in passato è stata JuveInter o Juve-Manchester United o Inter-Cagliari. Per me sarà un piacere salutare Max prima e dopo la partita. C’è rispetto e stima, siamo stati insieme tante volte in dieci anni nelle riunioni dell’Uefa, pranzi e cene. Non si può dire che ci sia una grande amicizia, ma a me lui piace come persona e abbiamo un buon rapporto. Sono felice che sia tornato a lavorare perché è stato troppo in vacanza».

Se con Allegri non ci sono problemi, con lo Stadium sarà diverso. Mou non è il benvenuto per i successi con l’Inter e soprattutt­o per il gesto «delle orecchie» al termine di Juventus-Manchester United di Champions League, data 7 novembre 2018: «L’accoglienz­a sarà la stessa di sempre o magari diversa. Oggi si parla tanto di rispetto ma in quella partita si è dimenticat­o quello che è successo per 90 minuti (gli insulti dello stadio intero al portoghese; ndr) e ci si è fermati a quello che è durato 10 secondi. Ma sono nel calcio da tanti anni e questo non è certo un dramma».

I tifosi romanisti non sono rimasti soddisfatt­i della scelta di Orsato come arbitro del match. Mourinho dice e non dice: «Prima della partita sono sempre contento dell’arbitro. Non mi interessa chi è e non vado a vedere i risultati che ho ottenuto quando ha diretto lui le mie partite. Mi fido di tutti, parto dal principio che tutti vogliono fare bene. Orsato ha grande esperienza, non ho problemi con lui».

Mou ritorna davvero Mou quando prova a spostare tutta la pressione su Allegri: «Lui sa benissimo quale sarà la mia formazione. Non sa solo se giocherà Abraham o Shomurodov. La Juve invece ha tantissimi giocatori e io non so chi manderà in campo. Ci sono squadre che giocano per vincere la Champions e squadre che giocano la Conference League. C’è chi ha vinto 9 campionati degli ultimi 10 e chi nessuno. Una cosa è una formazione che ha giocato per 5-6 anni con lo stesso allenatore e una che ne ha uno da tre mesi. C’è chi ha 25 giocatori di esperienza internazio­nale e chi 13-14 e poi tanti giovani. Però quando inizia una partita si deve dimenticar­e tutto, avere il coraggio e la personalit­à per provare a vincere».

Quanto alle voci da Newcastle, catenaccio totale: «Sto bene qui, con il progetto dei Friedkin».

Mourinho Orsato? Prima della partita sono sempre contento dell’arbitro. Oggi si affrontano due squadre diverse, ma proveremo a vincerla

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