La spinta agli investimenti, 150 miliardi per le imprese
Intesa Sanpaolo e Confindustria: patto per la crescita. Messina: fondi all’aerospazio
«La crescita è nelle mani delle imprese: avremo molti fondi garantiti dall’Europa ma è importante che si affianchino altri investimenti, si acceleri e si renda sostenibile la ripresa negli anni a venire e Intesa Sanpaolo è l’unica realtà che può offrire questa spinta». Così il ceo dello stesso gruppo bancario Carlo Messina presentando il nuovo accordo con Confindustria ieri a Milano insieme al presidente dell’associazione delle imprese Carlo Bonomi. Un patto intitolato «Competizione, Innovazione, Sostenibilità» per il quale la banca metterà a disposizione 150 miliardi di euro di finanziamenti dedicati all’innovazione digitale, alla sostenibilità, al rafforzamento delle filiere. «L’accordo rinnova una collaborazione più che decennale e consente di attivare investimenti privati, generando un effetto moltiplicatore delle risorse per gli investimenti pubblici» ha detto Bonomi sottolineando come il plafond da 150 miliardi rappresenti un controvalore pari «a sette manovre finanziarie» e un cifra in fondo non così distante da quelle mobilizzate dal Piano nazionale di ripresa (Pnrr).
Dalla prima iniziativa congiunta del 2009, Intesa ha erogato credito per 200 miliardi e sostenuto circa 780 filiere nel Paese; il nuovo accordo procede nella stessa direzione con incontri territoriali previsti con imprese di tutta Italia e attività locali anche nella formazione.
«Sul fronte dei fondi, credo si debba puntare su innovazione e ricerca. Ci sono frontiere sulle quali possiamo avere una leadership mondiale», ha detto Messina che valuta «di mettere risorse aggiuntive sul fronte della ricerca per l’aerospazio. L’aerospazio, ha convenuto Bonomi, è una filiera che interessa «centinaia di imprese italiane».
Messina ha insistito su stabilità e ripresa economica, la via per contrastare «diseguaglianze e povertà che stanno impattando in maniera devastante. Se ci preoccupiamo di qualche migliaio di no vax in manifestazione dobbiamo stare attenti che milioni di poveri in italia non si trovino in un disagio sociale forte». Quanto al debito pubblico, ha detto ancora il ceo di Intesa Sanpaolo, «è enorme ma sostenibile». Il risparmio delle famiglie, è tornato a sostenere Messina, «dovrebbe essere portato verso il finanziamento del nostro debito pubblico. Non si tratta di una misura sovranista — ha osservato Messina — ma di un modo per mantenere margini di libertà strategici e ridurre nel tempo i gradi di dipendenza dalla Bce».
Di lavoro nero ed evasione «da colpire senza se e senza ma» ha parlato, infine, Bonomi partecipando in val Camonica — dopo la firma dell’accordo con Intesa a Milano — all’assemblea della Confindustria bresciana.