Capolavori in cattedrale, cameristica in città
La direttrice artistica Fratta: concerti ovunque, vogliamo diventare un vero festival
Per un’intera settimana i meravigliosi mosaici di Monreale non rifletteranno solo la luce, folgorando i visitatori con lo splendore dell’oro e la maestria delle figure; riverbereranno le note di Mozart e Verdi, Bach e Vivaldi. La 63esima edizione della Settimana Internazionale di Musica Sacra riempie un duomo tra i più belli del mondo con le cattedrali di suoni create dai massimi compositori di ogni epoca, in un gioco di reciproche suggestioni dove davvero il bello si impone come espressione del vero, l’estetica come esperienza non edonistica ma profondamente spirituale.
La grande messa in do minore composta da Mozart non su commissione ma seguendo una propria, personale esigenza spirituale, aprirà la rassegna, con Federico Maria Sardelli a capo dell’Orchestra
Alle tastiere
Sinfonica Siciliana e il Coro Lirico Mediterraneo; lo stesso Sardelli, sul podio del Modo Antiquo, porterà a Monreale la sinfonia Al Santo Sepolcro di Vivaldi. La celeberrima Messa da Requiem risuonerà sotto la bacchetta di uno specialista verdiano quale Nicola
Luisotti, e non mancheranno rarità quali il mottetto tratto da Liturgia dedicata a santa Rosalia composta da Lorenzo Perosi nel 1948, accostato alla non meno interessante e di certo non più nota cantata Transitus Animae dello stesso compositore, che nel 1898 papa Leone XIII nominò «direttore perpetuo della Cappella Musicale Pontificia Sistina».
Eppure Gianna Fratta, direttrice artistica della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana e autrice del cartellone 2021, vuole ampliare gli orizzonti: «Attorno ai grandi concerti serali al Duomo realizzeremo molti altri eventi, con un particolare focus sulla musica da camera, in chiese, abbazie, chiostri, auditorium che risuoneranno delle note di Ton Koopman all’organo (il grande maestro olandese suonerà anche in duomo l’Arte della fuga bachiana, ndr.)e
Tini Marthot al clavicembalo e dei tanti gruppi da camera dell’Orchestra Sinfonica Siciliana. Guide all’ascolto le quali, insieme a Dario Oliveri, illustreremo generi, forme, brani». Le parole saranno contrappuntate non solo dalla musica, ma anche da degustazioni dei vini delle cantine del Consorzio Doc Monreale.
Perché il percorso che Fratta vuol tracciare «è il passaggio dalla “Settimana” a un vero e proprio festival, come già questo cartellone profila: concerti durante tutto il giorno, momenti educational ed extramusicali, visite guidate ai luoghi sacri». Uno degli obiettivi è «che l’evento possa attirare i turisti: il luogo è unico e spettacolare, come confermano i musicisti entusiasti di suonare a Monreale, e il clima è ancora splendido». Fratta intende ampliare la nozione di «musica sacra»: «In primis non può che essere ad uso liturgico, ma la musica nella sua espressione più alta è sempre un invito a innalzare lo spirito, dà sempre voce ai desideri, ai sentimenti più profondi, e dunque può essere sacra anche se non scritta per una messa: così Fabio Biondi dirigerà l’Europa Galante nelle Quattro stagioni di Vivaldi, prima della messa in do minore di Mozart ci sarà il Concerto per mandolino di Hummel, un sestetto d’archi confronterà Brahms a Verklärte Nacht di Schönberg».