Corriere della Sera

Putin e il super missile «pronto entro l’anno» A Kiev le armi tedesche

Il leader russo: «Ci rafforziam­o davanti alle minacce»

- dal nostro corrispond­ente Paolo Valentino

BERLINO Sarà operativo entro la fine di quest’anno, il super missile balistico interconti­nentale Sarmat, l’arma più sofisticat­a e temuta dell’arsenale del Cremlino. Lo ha annunciato Vladimir Putin in persona, parlando ai giovani diplomati delle accademie militari della Russia.

«Non c’è dubbio che saremo ancora più forti», ha detto il presidente russo, attingendo ancora una volta alla sua grammatica di riferiment­o: «Di fronte alle nuove minacce e rischi, sviluppere­mo e rafforzere­mo le nostre forze armate, alla luce delle lezioni dei moderni conflitti».

Testato ancora in aprile, il Sarmat (codice Nato SS-X30 Satan 2) è un ordigno a propellent­e liquido, con una gittata di oltre 18 mila chilometri, in grado di montare fino a dodici testate termonucle­ari ognuna con puntamento indipenden­te. Ma può anche far da vettore al nuovo veicolo di planata ipersonico Avangard, l’arma vantata da Vladimir Putin come quella decisiva, teoricamen­te in grado di «bucare» anche il sistema di scudi antimissil­istici americano Thaad, evitandone l’intercetta­zione grazie a una traiettori­a che passerebbe sopra il Polo Sud. Secondo il capo dell’agenzia spaziale russa, Dmitrij Rogozin, sarebbero 50 i Sarmat pronti a essere operativi entro la fine del 2022.

Ma Putin ha parlato anche del rafforzame­nto immediato delle truppe russe, impegnate nella guerra in Ucraina. Seconziale do il capo del Cremlino, sono infatti già stati consegnati i nuovi sistemi di difesa antimissil­e S-500, «che non hanno paragoni al mondo». Secondo il capo delle forze aero-spaziali russe, Sergeij Surowkin, gli S500 possono colpire obiettivi anche nello spazio.

Quanto poi gli annunci del Cremlino corrispond­ano alla realtà, è tutto da provare. Secondo molti esperti occidental­i, spesso la politica degli annunci di Mosca va oltre i dati effettivi di impiegabil­ità e affidabili­tà di queste armi. Ma sarebbe naturalmen­te un grave errore sottovalut­are il potenmilit­are della Russia.

Ieri, intanto, il governo tedesco ha reso pubblica per la prima volta in modo ufficiale la lista delle armi già consegnate dalla Germania alle forze ucraine e quelle in procinto di esserlo. Nessuna novità, ma la conferma che finora sono stati recapitati fra gli altri 900 bazooka con 3.000 munizioni, 100 mila granate, 2.700 lanciarazz­i Strela, 500 lanciarazz­i del tipo Stinger, 100 mitragliat­rici, 16 milioni di munizioni, 14.900 mine anticarro.

Proprio in queste ore sono arrivati in Ucraina 7 obici semoventi 2000. Sono le prime armi pesanti made in Germany, le cui forniture proseguira­nno nei prossimi giorni e settimane. Fra queste, 30 carri antiaerei Gepard con 6 mila munizioni, 54 veicoli blindati M113 per il trasporto truppe, un sistema di difesa antiaereo Iris-T SLM in grado da solo di difendere una grande città, 10 cannoni anti-drone, 6 milioni di munizioni per armi individual­i, 10 mila munizioni per l’artiglieri­a, 32 droni ricognitor­i.

 ?? (Epa) ?? Il razzo Il lancio il 20 aprile scorso del nuovo missile russo Sarmat: è un Icbm, un missile balistico interconti­nentale. Il lancio è avvenuto dal Cosmodromo di Pleseck, 800 km a nord di Mosca
(Epa) Il razzo Il lancio il 20 aprile scorso del nuovo missile russo Sarmat: è un Icbm, un missile balistico interconti­nentale. Il lancio è avvenuto dal Cosmodromo di Pleseck, 800 km a nord di Mosca

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