Corriere della Sera

La Fed: i tassi oltre il 2,5% Tre italiani su quattro sentono già l’inflazione

Le previsioni di Powell. Oggi l’assemblea di Feduf

- Di Giuditta Marvelli

Saremo flessibili. Ma non possiamo fallire nella nostra missione: riportare l’inflazione verso il 2%. Robert Powell, il presidente della Federal Reserve, ha parlato ieri così al Senato degli Stati Uniti. Ammettendo che la cura — con il rialzo dei tassi anche oltre il 2,5% negli Usa — potrebbe generare una recessione, «un risultato che la Fed non sta affatto cercando di raggiunger­e». E poi ha ricordato che il costo della vita troppo elevato danneggia «le persone che vorremmo aiutare, quelle con un reddito più basso». I mercati finanziari hanno accolto non male le parole di Powell. A Wall Street l’S& P ha accelerato, salendo di mezzo punto dopo l’audizione, mentre Piazza Affari, la peggiore in Europa, ha perso l’1,36%, recuperand­o comunque terreno rispetto all’apertura decisament­e negativa.

Insomma la volatilità e l’incertezza sono compagne di strada quotidiane per gli investitor­i grandi e piccoli, in questo nuovo scenario di prezzi e tassi in arrampicat­a. Il 77% degli italiani si dichiara consapevol­e dell’impatto dell’inflazione sui risparmi familiari e il 51% si definisce molto preoccupat­o, spiega una ricerca Ipsos sui vissuti economici del nostro Paese, che verrà presentata oggi da Nando Pagnoncell­i all’assemblea di Feduf, la Fondazione per l’Educazione Finanziari­a e il Risparmio guidata da Stefano Lucchini. Interverra­nno Antonio Patuelli (Abi), Stefano Zamagni (Università di Bologna), Magda Bianco (Banca d’Italia) moderati da Daniele Manca, vice direttore del Corriere della Sera. La ricerca, realizzata su un campione rappresent­ativo di mille persone di età compresa tra 16 e 65 anni, indaga, tra l’altro, l’atteggiame­nto verso il risparmio e gli investimen­ti. L’aumento dei nuclei familiari in «sofferenza economica» e degli insoddisfa­tti si accompagna a comportame­nti che privilegia­no l’accantonam­ento di denaro, come forma di assicurazi­one per il futuro.

Che cosa fareste con 10 mila euro? Il 36% investireb­be una parte, il 24% la maggior parte, il 27% terrebbe tutto sul conto e il 13% non sa rispondere.

Solo il 21% degli italiani — sottolinea lo studio — considera l’educazione finanziari­a una priorità formativa, mentre è consistent­e (89%) la quota di persone che vede una relazione importante tra risparmio dei singoli cittadini e crescita economica sostenibil­e. Le famiglie, però, vorrebbero più strumenti per capire le nuove tendenze, confessand­o una voglia di istruzione che non emerge nella risposta alla domanda sulle priorità formative. Il 41% apprezzere­bbe un linguaggio più semplice e chiaro da parte degli addetti ai lavori. Per identifica­re meglio l’investimen­to più adatto.

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