Saipem, altro tonfo in Borsa
Via alla ricapitalizzazione da 2 miliardi, il titolo cede fino al 18% poi chiude a -8%
Seconda giornata nera per Saipem a Piazza Affari. Il titolo dell’azienda di impiantistica per il settore dell’energia ha chiuso la seduta di ieri in ribasso dell’8,07%, ma nella mattinata era arrivato a perdere fino al 18%. Mercoledì aveva già ceduto il 21,5%, dopo diverse sospensioni in asta di volatilità in seguito all’annuncio delle condizioni dell’aumento di capitale da 2 miliardi, più del doppio della capitalizzazione di Borsa, a forte sconto. Da inizio anno Saipem ha perso oltre il 60% a Piazza Affari.
Tutto è cominciato a gennaio, quando il gruppo energetico ha annunciato una perdita di oltre un terzo del capitale che ha portato gli azionisti Eni e Cdp a nominare due manager da affiancare all’amministratore delegato Francesco Caio e a varare un aumento di capitale per coprire lo sbilancio, conseguenza della maxi pulizia di bilancio dello scorso febbraio su alcuni contratti in perdita.
A preoccupare il mercato è il fatto che l’operazione di aumento di capitale è fortemente diluitiva, arriva in un momento di grande volatilità dei mercati e che la società abbia imposto una clausola di inalienabilità (not rolling), che in pratica prevede che le azioni sottoscritte alla fine del primo periodo d’offerta, che si chiude l’11 luglio, vengano consegnate solo alla fine della negoziazione dell’eventuale inoptato fissata per il 15 luglio. L’aumento avverrà mediante emissione di 1.974.327.430 azioni ordinarie Saipem da offrire in opzione agli azionisti ordinari e di risparmio della società nel rapporto di 95 nuove azioni ogni 1 azione ordinaria o di risparmio posseduta, al prezzo di sottoscrizione di 1,013 euro per ciascuna nuova azione. Il prezzo di emissione delle nuove azioni incorpora uno sconto di circa il 30% rispetto al prezzo teorico ex diritto (Terp) delle azioni ordinarie Saipem, calcolato al 21 giugno. Le negoziazioni dei diritti sull’aumento partono il 27 giugno. I diritti di opzione potranno essere esercitati fino all’11 luglio e sono negoziabili dal 27 giugno al 5 luglio. I diritti non esercitati entro i termini previsti saranno offerti sul mercato regolamentato Euronext Milan, organizzato e gestito da Piazza Affari, il 12 e il 13 luglio 2022. Eni e Cassa depositi e prestiti acquisteranno la loro parte (44%), il resto è coperto da un pool di banche.
A mercati chiusi, «la Consob ha approvato la pubblicazione del Documento di registrazione, della Nota informativa sugli strumenti finanziari e della nota di sintesi relativi all’offerta e all’ammissione alle negoziazioni sul mercato regolamentato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana Spa», ha comunicato Saipem nella serata di ieri.
L’aumento Le negoziazioni dei diritti sull’aumento dal 27 giugno. I diritti di opzione fino a luglio