Dagli alimentari agli spostamenti: come limitare le spese in famiglia
I consigli sull’utilizzo degli elettrodomestici
Posto che l’inflazione non è più un fenomeno «temporaneo» come tecnici ed economisti avevano immaginato in una prima fase, le famiglie si trovano oggi ad affrontare un rialzo dei prezzi record. Il che spinge i consumatori ad adottare nuove strategie per limitare i danni.
A partire dalla spesa alimentare che pesa non poco sulle tasche degli italiani. Gran parte degli aumenti a doppia cifra riguardano proprio beni di prima necessità. Si pensi all’aumento record del prezzo dell’olio di quasi il 70% così come di burro (+27,7%), farina (+20,5%) e pasta (+18,3%). Costano molto di più anche il pesce (+10,3%),il pollame (+15,1%), le uova (+13,6%) e i gelati (+13,4%). Listini alle stelle anche per frutta (+10,9%) e verdura (+11,8%). Secondo i dati NielsenIQ crescono i consumatori (+10% sul 2021) che effettuano acquisti in catene discount. Si sta accentuando così una tendenza in atto da tempo. Nel mese di maggio, anche per via dell’aumento generalizzato dei prezzi, i discount riportano una crescita del 9,6% rispetto allo stesso periodo del 2021 (dati NielsenIQ). L’inflazione sta portando anche gli italiani a privilegiare i prodotti con l’insegna del supermercato, più economici del 20-30%. Ormai quasi un acquisto su tre è a marchio del distributore: si va dal caffè ai biscotti ma anche ai sughi pronti e ai detergenti per il bucato. Tra le insegne c’è chi spinge al massimo l’acceleratore sull’offerta di prodotti con il proprio marchio. È il caso di Coop che ha appena annunciato di voler passare dal 30 al 50% del fatturato realizzato attraverso la vendita di prodotti con stampigliata la propria insegna. Da notare: tra tante catene che cercano vie trasparenti per aiutare il consumatore a risparmiare c’è anche chi sfrutta escamotage ai limiti del raggiro, come l’offerta di confezioni che hanno prezzi e dimensioni costanti ma un contenuto di prodotto leggermente inferiore.
Uscendo dal supermercato e valutando la spesa degli italiani nel suo insieme, si nota come sia in atto una vera e propria rivoluzione. Secondo il Mastercard Economic Institute, nelle ultime settimane è cresciuta la spesa dei consumatori per ristoranti, alberghi, concerti — complice la rinnovata voglia di socialità dopo la pandemia — ma in compenso è scesa quella per mobili ed elettronica di consumo. A maggio, rispetto al maggio 2021, la spesa in Italia per l’abbigliamento è calata del 3%, quella nell’elettronica del 18%, quella nei mobili e negli oggetti per la casa del 12%.
Parlando di rincari, non si può dimenticare l’epicentro del terremoto dei prezzi: energia e carburanti. Secondo un’indagine di Facile.it il 46% degli italiani ha scelto di ridurre l’utilizzo delle quattro ruote. Il 47% ha dichiarato di prestare maggiore attenzione nella scelta della pompa di benzina. Per finire gli elettrodomestici. Dove non arriva la sensibilità ambientalista arriva l’esigenza di risparmiare. E così aumentano gli italiani che rispettano la regola aurea nell’uso del condizionatore: massimo sei gradi in meno rispetto alla temperatura rilevata all’esterno.