Corriere della Sera

Kiev: fermate la nave con il nostro grano

Una imbarcazio­ne di Mosca avrebbe caricato 4.500 tonnellate di cereali nel porto di Berdyansk Gazprom chiude Nord Stream per una decina di giorni

- Fabrizio Dragosei

Il presidente turco Erdogan è convinto di avere sbloccato la guerra del grano e offre venti navi per re-indirizzar­e il frumento ucraino verso i Paesi che ne hanno maggiormen­te bisogno. Ma Kiev intanto sembra preoccupar­si soprattutt­o delle scorte che i russi starebbero rubando dalle zone occupate. E hanno chiesto ad Ankara di fermare una nave russa che avrebbe imbarcato 4.500 tonnellate di grano nel porto di Berdyansk situato nel sud-est del paese occupato dai moscoviti. Gli ucraini si dicono sicuri del fatto loro e chiedono alle autorità giudiziari­e turche di ispezionar­e il cargo Zhibek Zholy, sequestrar­e dei campioni dalle stive e analizzarl­i per stabilirne la provenienz­a.

Kiev vorrebbe sbloccare al più presto la questione dell’export dei cereali, prima che il prodotto marcisca nei depositi o che altre navi russe lo possano portare via.

Nei prossimi giorni, Erdogan vuole proporsi a Zelensky e Putin come tramite, mediante navi turche che la Marina russa non attacchere­bbe. Resta la spinosa questione dello sminamento dei porti. Per far transitare le navi, ucraine o turche che siano, è necessario rendere agibili gli scali e rimuovere gli ordigni piazzati dagli ucraini a protezione della costa. Putin si è impegnato a non attaccare navi, anche ucraine, che dovessero lasciare la terraferma cariche di cereali. Ma il nodo è un altro: tolte le mine, nessuno assicura che la Marina russa non ne approfitti per lanciare un attacco contro porti a quel punto indifesi. In ogni caso, Zelensky non si accontente­rebbe di impegni unilateral­i del Cremlino e vorrebbe una garanzia internazio­nale, magari con le navi di Paesi terzi a protezione delle banchine. Ma appare assai difficile che Putin possa accettare di far arrivare in quella zona vascelli che potrebbero poi essere usati per altri scopi. A rendere sempre più tesi i rapporti tra Mosca e l’Occidente è arrivato ieri sera l’annuncio di Gazprom della chiusura totale per una decina di giorni del gasdotto Nord Stream che porta il metano russo in Germania. Il motivo ufficiale è quello di «lavori preventivi programmat­i».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy