Garavaglia: il turismo cambia, l’Italia punterà sulla generazione Z
SORRENTO Il 2022 è l’anno della ripresa per il turismo italiano. «Ci sono realtà del nostro Paese che già hanno raggiunto i numeri del 2019, che ha segnato il boom per il settore — ha detto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, in occasione del Global Youth Tourism Summit —. Non dobbiamo accontentarci, però. Questo risultato deve coinvolgere tutta Italia». L’evento, sviluppato dall’Organizzazione mondiale del Turismo (Unwto), è stato ospitato per la prima edizione all’Hilton Palace di Sorrento (Napoli) e organizzato con la collaborazione del ministero e dell’Agenzia nazionale del Turismo (Enit). Per l’occasione, 130 ragazzi tra i 12 e i 18 anni da 60 Paesi hanno dialogato con le istituzioni per proporre soluzioni innovative per il rilancio del turismo e stabilire una dichiarazione di intenti in 10 punti chiave. «Gli italiani scelgono di fare le vacanze in Italia e i turisti stranieri sono tornati — ha osservato Garavaglia —. È un segnale positivo: con le difficoltà della pandemia il Paese era caduto al dodicesimo posto nella classifica del World Economic Forum sulla competitività del sistema turistico. Quest’anno abbiamo recuperato due posizioni, però non ci accontentiamo.
L’obiettivo è salire, fino al podio. Per farlo dobbiamo ascoltare la generazione Z e capire il loro concetto del settore per il futuro. Vogliono un turismo sostenibile, digitale e inclusivo. Se mettiamo in atto questa ricetta, possiamo diventare sempre più competitivi». Si è detta d’accordo Roberta Garibaldi, ceo di Enit: «La sostenibilità ambientale, economica e sociale è un driver di scelta per i giovani. Saper comunicare le imprese che attuano questi principi è il modo più efficace per accompagnare il turista nella decisione».