Ferrari, energie fresche contro l’incubo rotture La mossa per la rimonta
Sainz vola con il nuovo motore ma è già al limite delle penalità
SILVERSTONE Energie fresche per rincorrere. La Ferrari ne ha un disperato bisogno. Oltre alla montagna di punti da scalare c’è un nemico invisibile da affrontare: l’affidabilità. La vigilia della corsa inglese è stata agitata da due cose: l’allerta invasione di pista, la polizia segnala attivisti pronti a rovinare la festa dei 400 mila. Da altre parole oscene di Piquet— è spuntato un nuovo video— con insulti omofobi a Hamilton e offese a Keke Rosberg e al figlio Nico. Servirebbe un grande show per cancellare tanto rumore di fondo, le premesse ci sono.
Per la Rossa il confine fra rischio nella ricerca della prestazione e prudenza è sottile. A Maranello hanno scelto una soluzione tampone, in attesa di interventi definitivi, che richiedono tempo, per lasciarsi alle spalle gli incubi delle rotture di Barcellona e Baku: montare pezzi nuovi, con componenti a basso chilometraggio infatti il rischio guasti si riduce. Carlos Sainz — primo nella seconda sessione di libere, dopo una prima inutile in condizioni di bagnatoasciutto— ha battezzato turbo e parte ibrida(Mgu-k). I team clienti del Cavallino hanno fatto la stessa mossa. Interventi in serie, per evitare altri ritiri su un tracciato esigente per le power unit.
L’attivismo del magazzino ricambi presenta un conto da pagare: Leclerc lo ha già saldato in Canada con le penalità che lo hanno costretto a partire ultimo. Carlos ancora no, ma dovendo già girare con la terza power unit (dalla quarta scattano gli handicap) anche per lui fra non molto arriveranno retrocessioni in griglia. Intanto, però può giocarsela, sta vivendo un buon momento e anche qui ha dato segnali incoraggianti, trovando subito il guizzo, lui che di solito fatica, pur in un quadro molto incerto. La Mercedes, grazie a una raffica di aggiornamenti tecnici, sfruttando la vicinanza con la fabbrica di Brackley, si è messa in mostra con Lewis Hamilton, ma anche con George Russell nelle simulazioni di gara. Sainz si attende «una lotta molto ravvicinata». La Ferrari è partita meglio della Red Bull, alle prese con problemi di correlazione: i dati del simulatore, pure quelli sui nuovi sviluppi (fiancate più strette, modifiche al fondo) non combaciavano con i riscontri della pista. Max non pare preoccupato, ma neanche tranquillissimo. Anche Leclerc ha tribolato abbastanza, il quinto tempo deriva da un messaggio errato del volante digitale che gli ha impedito di effettuare il giro veloce. «Ma la perfomance c’è, sono ottimista». E serve anche una Rossa indistruttibile per riaprire i giochi.