Corriere della Sera

Il Settebello c’ha preso gusto e va in finale

L’Italia batte la Grecia (11-10). Campagna: «Ora vinciamo, l’argento si dimentica»

- a. rav.

I campioni del mondo non erano qui per vincere. Una squadra con cinque esordienti e sette elementi nuovi rispetto al titolo conquistat­o tre anni fa doveva solo mettersi alla prova, avviare il nuovo ciclo, fare esperienza dopo le troppe partite cancellate nell’era Covid (che hanno influito sull’Olimpiade, persa ai quarti contro la Serbia: il campionato italiano era stato fermato a metà, mentre nelle altre nazioni, con protocolli diversi, avevano proseguito), mettersi in marcia con Parigi 2024 come destinazio­ne finale. E invece. E invece, adesso che anche la Grecia è schiantata con lo stesso risultato dell’Ungheria, 11-10, dopo una partita intensissi­ma ma controllat­a (Italia avanti e poi raggiunta sul 4-4 e sul 6-6, con il break del 9-6 deciso da Di Fulvio, Presciutti e Dolce quando mancano 6’50 dalla sirena) fino al brivido del penalty a 4’’ dalla fine e quel tentativo di volée della Grecia abortito; e adesso che gli azzurri domani si giocano la finale dei Mondiali di Budapest contro la Spagna — sì proprio la Spagna dove tutto cominciò trent’anni fa, le Olimpiadi di Barcellona, una di quelle storie che anche chi non c’era è come se le avesse vissute — il ct Sandro Campagna (che in quella celeberrim­a finale era in acqua con la calottina con il numero cinque) non ha dubbi: «Le finali sono partite da vincere, un argento si dimentica dopo una settimana», le sue parole alla Gazzetta.

Contro l’altra Nazionale che Campagna ha allenato in carriera, l’Italia mostra tanta difesa, palla veloce e lo spirito «garibaldin­o, all’arrembaggi­o senza troppi pensieri» che voleva vedere il suo ct: «Una battaglia? Lo sapevamo. Loro sono una grandissim­a squadra, questa partita è stata più dura di quella con l’Ungheria, ma abbiamo fatto una prova straordina­ria: nella prima parte non mi sono piaciuti i ragazzi, ci siamo abbassati troppo. Poi, però, abbiamo gestito gioco e risultato. Mi è piaciuta la maturità perché abbiamo accelerato quando dovevamo accelerare e gestito quando dovevamo gestire, pensando bene alla difesa. Dobbiamo correggere ancora qualcosa di gambe e di testa. Degli arbitri non parlo perché sono stato ammonito e alla fine ho rischiato tantissimo», si frena Campagna.

E ora c’è la Spagna che ha sconfitto la Croazia per 10-5 con quattro gol di Granados Ortega. Ma l’Italia ha capitan Marco Del Lungo, il portieriss­imo ieri eletto mvp: «Ha giocato una partita straordina­ria», benedice Campagna.

Comunque vada, il Settebello conquista la 21ª medaglia della spedizione (e il Setterosa oggi alle 14.30 gioca per il bronzo contro l’Olanda): un bottino record per l’Italia, soprattutt­o se si considera che in tutte le discipline è stata conquistat­a almeno una medaglia. Comunque vada, sarà un successo. Ma non ditelo a Campagna.

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(LaPresse) Esultanza Gli azzurri di Sandro Campagna giocano domani la finale dei Mondiali di Budapest contro la Spagna

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