Corriere della Sera

Addio alla cantante Irene Fargo Sfiorò la vittoria per due volte a Sanremo Giovani

- Andrea Croxatto

Pochi giorni fa aveva scritto sul suo profilo Instagram: «La musica viene in soccorso, a supportare l’anima». Si è spenta dopo una lunga malattia nella notte di ieri, Irene Fargo, 59enne cantante bresciana che negli anni 90 ebbe un picco di fama, sfiorando pure la vittoria a Sanremo Giovani. Tra i suoi amici che le hanno voluto dedicare un ricordo sui social, anche Renato Zero, da sempre legato alla Fargo: «Cara Irene, so che sei andata via. Il mondo è più vuoto e triste adesso. Ma dove andrai ci sarà sole sempre. Tante anime immacolate come la tua che ti accogliera­nno. Tu da lì potrai vederci e magari alleviarci il dolore della tua assenza. Io ti penserò e farò in modo che la tua musica ti arrivi e ti tenga compagnia! Arrivederc­i tesoro». Irene Fargo, nome d’arte di Flavia Pozzaglio, era nata il primo novembre 1962 a Palazzolo sull’Oglio.Dopo il suo esordio artistico al festival di Castrocaro, incise il suo primo album intitolato Irene Fargo. Si fece strada nel 1991 sul palco di Sanremo Giovani con il brano La donna di Ibsen, raggiungen­do la seconda posizione, come pure l’anno successivo, sempre tra le Nuove Proposte, con Come una Turandot, seguito dall’album La voce magica della luna. Amara fu invece l’esclusione al Festival tra i Big nel 1993, dove avrebbe dovuto portare il brano Non sei così. Poi una lunga pausa: anni dopo rivelerà in una puntata di «Chi l’ha visto» di aver subito ripetuti atti di violenza da parte di suo marito e che non lo aveva denunciato per amore della figlia. Spiegando così perché si era allontanat­a dal mondo dello spettacolo. Nel 2009 tornò con un album di classici napoletani ‘O core e Napule e nel 2012 con un disco di inediti intitolato Crescendo. Anche gli ultimi album di Irene ebbero un discreto successo: Luce nel 2014 e Il cuore fa nel 2016. Oltre a pubblicare canzoni, si divideva tra television­e, musical e teatro, non smettendo di esibirsi dal vivo in giro per l’Italia. Per andarsene infine così, in punta di piedi, senza clamori.

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Sorriso Irene Fargo: due volte a Sanremo

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