Corriere della Sera

Ora Salvini sollecita Nordio: indaghi sul fascicolo fantasma su Open Arms e il sottomarin­o

Un barcone si rovescia vicino a Lampedusa: tre dispersi

- Rinaldo Frignani

ROMA Il vicepremie­r Matteo Salvini si appella al ministro della Giustizia Carlo Nordio e chiede chiariment­i su un’informativ­a, che definisce «fantasma», sulla vicenda della nave Open Arms e dei 147 migranti a bordo, ai quali nell’agosto 2019 fu vietato per alcuni giorni l’attracco in un porto sicuro italiano dall’allora responsabi­le del Viminale, ora sotto processo. «Siamo venuti a conoscenza che c’erano foto, video e registrazi­oni della Ong, immortalat­a da un sottomarin­o della Marina italiana, che potrebbero riscrivere la storia di un processo dove rischio fino a 15 anni. Le anomalie di quel salvataggi­o — spiega il leghista —, compresi dialoghi in spagnolo tra la ong e una persona a conoscenza dell’esatta posizione degli immigrati, erano sul tavolo di nove procure ma gli atti non sono mai stati trasmessi né al Tar del Lazio (che bocciò il divieto di ingresso in acque italiane per Open Arms), né ai miei difensori, né al Parlamento che decise di mandarmi alla sbarra, né al gup».

Attorno a Salvini si è subito stretto il suo partito. A cominciare dal sottosegre­tario alla Giustizia Andrea Ostellari, che annuncia di voler chiedere «al ministro Nordio di approfondi­re l’esistenza dell’informativ­a fantasma e i motivi del suo eventuale occultamen­to».

Il riferiment­o è, appunto, alla registrazi­one audio e video effettuata da un sottomarin­o della Marina che si trovava in zona. Registrazi­one rilanciata come decisiva dalla difesa di Salvini all’udienza di venerdì. In realtà si tratta di atti già trasmessi agli uffici giudiziari, ma di cui si sta parlando soprattutt­o adesso: a citare la storia per la prima volta nel processo, tra l’altro, fu nell’udienza di aprile proprio un funzionari­o del Viminale, Fabrizio Mancini, responsabi­le del Servizio immigrazio­ne.

Al momento al ministero della Giustizia non è stata presa alcuna iniziativa. I giudici palermitan­i, comunque, avevano già disposto l’audizione del capitano di corvetta Stefano Oliva e del capitano Andrea Pellegrino, comandante del sommergibi­le «Venuti» e autore della relazione di servizio, dopo l’ammissione al dibattimen­to della documentaz­ione che conterrebb­e le conversazi­oni radio della nave Ong e del barcone.

Open Arms, intanto, contesta la ricostruzi­one della difesa di Salvini e mostra un video dove si vede, al contrario, una barca in difficoltà, con anche bambini a bordo.

Ieri un nuovo dramma nel Mediterran­eo: un barcone si è rovesciato vicino Lampedusa mentre stava per essere raggiunto da un’unità di soccorso. In quaranta sono stati salvati e accompagna­ti nell’hotspot in contrada Imbriacola, ma ci sono tre dispersi e la procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta.

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