«Quella volta che Coppi lanciò Ercole Baldini»
Caro Aldo, è di venerdì la notizia della morte di Ercole Baldini. Ero un ragazzino e ho seguito in un bar, attraverso una monumentale tv (allora si guardava la tv al bar...) la sua entusiasmante cavalcata di Reims nel ‘58 che lo laureò Campione del Mondo. Ho avuto il piacere di conoscerlo di persona, a un pranzo, organizzato dalla Associazione Terre di Fausto a Castellania che venne organizzato per una ricorrenza. Alla tavolata, trovai Ercole praticamente di fronte (a fianco a me, Nino De Filippis) e mi raccontò un aneddoto che pochi sanno.
Nella nazionale italiana (dove correva anche Coppi che essendo a fine carriera aveva il compito di fungere da chioccia alla squadra) a un certo punto si trovarono in fuga un drappello di corridori, che comprendeva Baldini, Coppi, il grande Luison Bobet e altri. Bobet improvvisamente scattò, trascinandosi dietro alcuni corridori, Coppi assistette all’allungo e disse a Baldini. «Vai che è “buona” stai a ruota di Luison». Coppi aveva annusato l’aria che era la fuga giusta e lanciato Ercole. Così Baldini fece e, giro dopo giro, letteralmente sgretolò il drappello dei fuggitivi, giungendo solo al traguardo. Dopo tantissimi anni, un italiano era diventato Campione del Mondo!... Un’ultima chicca per rendere omaggio ad un altro grande del ciclismo, Nino De Filippis: mi raccontò del suo profondo rammarico di quando nel ‘61 (credo) mancò la vittoria ai campionati del mondo per aver disputato gli ultimi 150 metri di volata, contro Van Looy, con una gomma a terra per una foratura di pochi metri prima. «Avrei vinto io!» mi disse, convinto ... .