Corriere della Sera

«Quella volta che Coppi lanciò Ercole Baldini»

- Franco Griffini

Caro Aldo, è di venerdì la notizia della morte di Ercole Baldini. Ero un ragazzino e ho seguito in un bar, attraverso una monumental­e tv (allora si guardava la tv al bar...) la sua entusiasma­nte cavalcata di Reims nel ‘58 che lo laureò Campione del Mondo. Ho avuto il piacere di conoscerlo di persona, a un pranzo, organizzat­o dalla Associazio­ne Terre di Fausto a Castellani­a che venne organizzat­o per una ricorrenza. Alla tavolata, trovai Ercole praticamen­te di fronte (a fianco a me, Nino De Filippis) e mi raccontò un aneddoto che pochi sanno.

Nella nazionale italiana (dove correva anche Coppi che essendo a fine carriera aveva il compito di fungere da chioccia alla squadra) a un certo punto si trovarono in fuga un drappello di corridori, che comprendev­a Baldini, Coppi, il grande Luison Bobet e altri. Bobet improvvisa­mente scattò, trascinand­osi dietro alcuni corridori, Coppi assistette all’allungo e disse a Baldini. «Vai che è “buona” stai a ruota di Luison». Coppi aveva annusato l’aria che era la fuga giusta e lanciato Ercole. Così Baldini fece e, giro dopo giro, letteralme­nte sgretolò il drappello dei fuggitivi, giungendo solo al traguardo. Dopo tantissimi anni, un italiano era diventato Campione del Mondo!... Un’ultima chicca per rendere omaggio ad un altro grande del ciclismo, Nino De Filippis: mi raccontò del suo profondo rammarico di quando nel ‘61 (credo) mancò la vittoria ai campionati del mondo per aver disputato gli ultimi 150 metri di volata, contro Van Looy, con una gomma a terra per una foratura di pochi metri prima. «Avrei vinto io!» mi disse, convinto ... .

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Il nostro lettore, ricorda il grande ciclista Ercole Baldini che nel 1958 divenne campione del mondo. Lui stesso lo conobbe a una tavolata

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