Corriere della Sera

Dal rapimento al riscatto fallito Il giallo di Unicka, regina del trotto

Pisa, la cavalla valeva 1,5 milioni di euro quando sparì nel 2017. Due condanne

- Di Luigi Ferrarella lferrarell­a@corriere.it

Èuna di quegli ostaggi mai restituiti dai suoi misteriosi sequestrat­ori, ed è ormai quasi certo sia stata uccisa. Ma anche se la biondissim­a Unicka non era una persona, bensì una cavalla da corsa — valutata nel 2017 almeno 1 milione e mezzo di euro — nella scuderia Wave dell’imprendito­re toscano delle concerie Gianluca Lami, compare un altro cadavere (quello dell’asserito organizzat­ore del sequestro) tra le pagine di una sentenza del Tribunale di Pisa: il verdetto di primo grado con cui la giudice Annalisa Dini motiva ora la condanna a 5 anni (per ricettazio­ne e tentata estorsione) del 72enne titolare di furgoni per il trasporto dei cavalli, Francesco Scardi, e a 2 anni (per tentata estorsione) del 63enne quattro volte campione italiano dei guidatori di trotto Pasquale Esposito, entrambi obbligati anche ad anticipare 170.000 euro sul futuro risarcimen­to a Lami, parte civile con l’avvocato Nicola Zanin.

Laureata del Derby Italiano 2016 al record della corsa e poi del Gran Premio Orsi Mangelli, erede della popolarità mediatica del sommo Varenne, beniamina del pubblico per quelle coda e criniera dorate al vento che tanto affascinav­ano al pari del nome profetico, Unicka viene portata via insie50.000 me al compagno Vampire Dany la notte del 7 marzo 2017 quando un basista rimasto sconosciut­o disattiva i sensori d’allarme nel centro del suo allenatore danese Erik Bondo.

Il contitolar­e dell’ippodromo napoletano di Agnano,

Pierluigi D’Angelo, riporta a Lami la voce che possano essere in Puglia, a Cerignola. Voce in estate riferita a Lami anche dall’allevatore Marco Folli, nel 2008 vittima a Bologna del sequestro del derbywinne­r 2003 Daguet Rapid, portato in Puglia e rilasciato a Napoli dopo riscatto in un rapimento per il quale era stato poi indagato un pugliese di Cerignola, Stefano Tango. E Folli a fine agosto 2017 informa Lami di essere stato contattato dal driver campano Pasquale Esposito, a detta del quale era stato Tango a organizzar­e il rapimento di Unicka, ma poi Tango era stato assassinat­o (il 24 agosto da un suo ex operaio vendicatos­i di prepotenze lavorative in un magazzino di frutta), e chi aveva in mano i cavalli era adesso disponibil­e a restituirl­i in cambio di «quattro fattrici dodici e mezzo per ognuna». Lami, dopo un incontro all’ippodromo di Cesena con Esposito e Folli la sera del Campionato Europeo, l’11 settembre ad Agnano consegna a Esposito una scatola con

L’equivoco sui soldi

Il padrone portò 50 mila euro per riaverla Gli furono ridati: la vera richiesta era 500 mila

euro, che però dopo mezz’ora Esposito gli restituisc­e lamentando un equivoco che Folli spiega poi a Lami: gli interlocut­ori chiedevano non 50.000 ma 500.000 euro di riscatto.

Solo allora Lami va dai carabinier­i, i quali dai tabulati telefonici rilevano che Esposito, la mattina prima dell’incontro con Lami per il riscatto, si era visto con un pugliese, Francesco Scardi, con il quale era in contatto dal 26 agosto, cioè da due giorni dopo l’assassinio di Tango. I due vengono allora intercetta­ti, e il 26 settembre Esposito chiede a Scardi, che si trova a Candela in provincia di Foggia, di «fotografar­e dei van» (cioè i due cavalli rapiti) e di «far vedere la data di costruzion­e dei van»; nel pomeriggio i due si scambiano qualcosa al casello autostrada­le di Benevento; e subito Esposito telefona a Folli per anticiparg­li l’invio «dei certificat­i», in un pacco che il 2 ottobre reca a Lami le foto che provano l’esistenza in vita di Unicka e Vampire Dany quantomeno al 23 settembre, data della prima pagina strappata dalla copia del quotidiano ippico Trotto e Turf. E quando i carabinier­i perquisisc­ono la casa di Scardi, trovano proprio il giornale senza la prima pagina strappata.

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Unicka durante il Gran Premio Orsi Mangelli a Milano vinto nel 2016. La cavalla, figlia dello stallone e storico trottatore Varenne, appartenev­a alla scuderia Wave dell’imprendito­re toscano Gianluca Lami
In gara Unicka durante il Gran Premio Orsi Mangelli a Milano vinto nel 2016. La cavalla, figlia dello stallone e storico trottatore Varenne, appartenev­a alla scuderia Wave dell’imprendito­re toscano Gianluca Lami

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