Corriere della Sera

Pio e Amedeo, ex scorretti che hanno trovato la giusta misura

- di Aldo Grasso

No, Pio e Amedeo con i loro pargoli ad ascoltare Elisa che canta A modo tuo! Ma come, i campioni del politicame­nte scorretto, i due scrocconi impuniti, i portatori insani di villania hanno un cuore e si commuovono stringendo a sé l’immagine dell’innocenza! Chi si aspettava una Felicissim­a sera. All inclusive (Canale 5) all’insegna della maleducazi­one (meglio, della recita della maleducazi­one), sarà rimasto deluso. Ma uscire dai propri cliché, sorprender­e, indossare vestiti nuovi è segno di maturità. Forse la prima edizione dello show aveva deluso proprio per il contrasto fra un tipo di comicità che ha bisogno della strada e del montaggio e il varietà classico. Questa volta, Pio e Amedeo sembrano aver trovato la giusta misura, passando dallo sberleffo light (l’ossessione per l’inclusivit­à, la presa in giro del «Pensati libera» di Chiara Ferragni a Sanremo) all’intervista divertente con Silvia Toffanin, cercando di tirare dentro in ogni modo il convitato di pietra, Pier Silvio Berlusconi.

La prestazion­e di Zucchero, che ha offerto un medley del suo repertorio, ha fatto ballare il pubblico presente in sala ma credo non abbia entusiasma­to quello di casa. Anche tutte le gag sul nome del cantante (canna di, velo di, bustina di...) non sono parse entusiasma­nti.

Molto più divertente e profession­ale la presenza di Gigi D’Alessio che ha giocato sul fatto di essere trascurato dagli intellettu­ali e ha indossato gli abiti del radical chic per attrarre il pubblico di Rai3, le Lucia Annunziata, i Paolo

Crepet, i Marco Travaglio (che è un noto sorcino, è solo radical). La lunga tirata dei due su come sia difficile comportars­i con i figli riprendeva temi già affrontati con maggior spirito da Fiorello, mentre l’immancabil­e presenza di Michelle Hunziker aggiungeva poco allo show (come dire: dopo mezzanotte si può essere un po’ più pesanti, tutto qui).

Pio e Amedeo sembravano due allievi diligenti di Checco Zalone, attenti a non esagerare perché, in tv come nella vita, è sempre questione di contesto. Su Italia1 piacciono volgari, scrocconi, sboccati, senza filtri. Su Canale 5, specie dopo le reprimende sulle cadute del Grande Fratello, bisogna essere più controllat­i e meno... «stocastici».

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