Corriere della Sera

Combustibi­li sintetici, idrogeno, olio di palma e zucchero: chi inquina meno

Il nodo dei costi più elevati: per un litro fino a 2,8 euro

- Di Diana Cavalcoli

1 Cosa sono i biocarbura­nti? Quali le differenze rispetto agli e-fuel?

I biocarbura­nti (biofuel) derivano dalla trasformaz­ione di sostanze organiche vegetali o animali. Si va dallo zucchero di canna all’olio di palma, al mais, alla soia e al grano. Gli e-fuel invece sono di origine sintetica, una combinazio­ne chimica di idrogeno e anidride carbonica.

● 2 Come vengono prodotti?

I biocarbura­nti possono essere divisi in quattro tipologie: bioetanolo, biodiesel, biometano e bio-idrogeno. Il bioetanolo è prodotto con processi analoghi a quelli delle bevande alcoliche mentre il biometano è ottenuto dalla purificazi­one del biogas. Il biodiesel viene prodotto da oli e grassi esausti. Il più conosciuto è il cosiddetto Hvo, olio vegetale idrotratta­to o idrogenato. C’è poi il bio-idrogeno che si ottiene da alghe attraverso speciali bioreattor­i.

3 E gli e-fuel? Come nascono?

Sono prodotti attraverso l’elettrolis­i dell’acqua che viene scomposta in idrogeno e ossigeno. Grazie a un processo di sintesi con la CO2 catturata è possibile produrre gli efuel che sono di fatto una ricombinaz­ione tra idrogeno e anidride carbonica.

4 Quali sono i principali vantaggi per gli e-fuel?

A favore degli e-fuel giocano la facilità di utilizzo e il fatto che vengono prodotti da CO2 catturata. La Commission­e Ue li considera carbon neutral. A differenza delle auto elettriche, non hanno poi bisogno di infrastrut­ture su misura, si pensi alle colonnine di ricarica. Possono essere somministr­ati nelle normali pompe di benzina.

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Quanto costeranno?

Secondo Transport & Environmen­t (T&E), ong europea specializz­ata sui temi ambientali legati al trasporto, un litro di e-fuel alla pompa costerà nel 2030 almeno 2,8 euro. Per E-fuel Alliance, l’organizzaz­ione che porta avanti il progetto dei carburanti sintetici, per un litro di e-fuel nel 2025 (con un tasso di miscelazio­ne del 4% con carburanti convenzion­ali) si oscilla tra 1,61 e 1,99 euro al litro.

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I vantaggi dei biocarbura­nti prodotti in Italia?

Il nostro Paese è il primo consumator­e di biocarbura­nti in Europa: nel 2021 ne ha bruciate 620 mila tonnellate. Le biomasse usate in via prevalente sono l’olio di cottura esausto, seguito da grassi animali e olio di palma. I biofuel ottenuti da grano e mais sono in grado di risparmiar­e il 60% di CO2 nel loro intero ciclo di vita, quelli derivati da oli di frittura consentono di risparmiar­ne fino al 90%.

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Quanto costano oggi i biocarbura­nti?

Oggi un litro di biofuel può superare i 2,5 euro al litro. Molto dipende dalla produzione. Hvolution di Eni è venduto al momento in 90 stazioni. In modalità self costa tra 1,7 e 1,9 euro al litro.

Consumi, Italia prima Con 620 mila tonnellate, l’Italia è il primo consumator­e di biofuel in Europa

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