Corriere della Sera

GRATIS IL LIBRO «LAVORARE DIS/PARI» IL CORRIERE E LE ACLI ALLEATE PER TRATTAMENT­I E STIPENDI EQUI

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Cara Elisabetta, sono contento che il Corriere Buone Notizie abbia deciso di pubblicare la nostra ricerca Lavorare Dis/pari sulla disparità salariare di genere perché si tratta di un piccolo grande contributo che presentiam­o come testimonia­nza e come atto politico, un atto che discende anche dalla nostra realtà di associazio­ne, che cerca di dare voce e risposta ai problemi di coloro che in essa vivono o ad essa si rivolgono. Lavorare dispari, oggi, per una donna, è quasi la norma. E non si tratta solo di differenza di remunerazi­one, anche se il fatto che nel 2023, a parità di mansione e di livello, una donna percepisca meno di un uomo, è davvero immorale. Parlare di lavoro al femminile significa prima di tutto garantire un lavoro buono, un lavoro che restituisc­a la dignità perché, come dice Papa Francesco, non lavoriamo solo per il sostentame­nto ma è lì che esprimiamo noi stessi, che ci sentiamo utili e che impariamo la grande lezione della concretezz­a. La ricerca che l’Area Lavoro e il Coordiname­nto Donne hanno portato avanti, grazie anche ai dati raccolti nei nostri sportelli del Caf e del Patronato sul territorio, vuole accendere i riflettori su un tema su cui si gioca il nostro futuro. Oggi, in un momento storico in cui sembra ridursi perdere senso anche la partecipaz­ione ai processi democratic­i, e le ultime elezioni ne sono l’ennesima prova, lottare per un lavoro buono significa costruire una comunità con legami sani, che persegue un obiettivo comune e che sente la responsabi­lità della tenuta di ogni singolo individuo come dell’intera società. Non è semplice, non è agevole, spesso non è immediatam­ente fattibile: ma se è vero che il fondamento della Repubblica è il lavoro, allora si può dire che il modo in cui la persona, il cittadino, vive il suo lavoro, e le relazioni che esso genera, è il termometro della vita civile del Paese, ed un lavoro malpagato, privo di diritti e di equità non è lavoro ma nuova forma di schiavitù e negazione della democrazia. Emiliano Manfredoni­a

Presidente Acli

Caro Emiliano, siamo fieri di fare questo pezzo di strada con le Acli e da ora avvisiamo i nostri lettori che martedì 4 aprile troveranno in edicola gratis il libro «Lavorare Dis/Pari», che contiene i dati salienti della ricerca e un’analisi di questi numeri. Perché, appunto, oltre alle cifre emerge chiarissim­a l’urgenza di ristabilir­e la priorità dei diritti di ogni lavoratric­e che in troppi casi viene discrimina­ta nel trattament­o retributiv­o rispetto a un pari grado uomo. Questo passaggio culturale è necessario non solo perché è sancito dalla Costituzio­ne, ma perché aiuta la società a progredire, ad affrontare il tema del calo demografic­o, a ristabilir­e il principio democratic­o. Questo libro speriamo sia contributo prezioso al dibattito, che anche sulle pagine di Buone Notizie vogliamo continuare ad ospitare.

Senso civico Lottare per un lavoro buono significa costruire una comunità con legami sani, che persegue un obiettivo comune e che sente la responsabi­lità dell’intera società

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