Corriere della Sera

La Ue: prestito Alitalia aiuto illegale Giorgetti: «Siamo nel giusto»

Ma il rimborso dei 400 milioni di euro non riguarda Ita

- Leonard Berberi lberberi@corriere.it

Il prestito da 400 milioni di euro che lo Stato italiano ha dato ad Alitalia nel 2019 è illegale e va restituito includendo gli interessi maturati. Diciotto mesi dopo aver bocciato la prima tranche di aiuti pubblici (900 milioni nel 2017-2018), la Commission­e europea conferma il giudizio negativo anche sulla seconda erogazione. Una decisione comunicata ieri ma presa a dicembre, rivelano fonti diplomatic­he al Corriere.

Nel condannare il prestito Bruxelles «scagiona» Ita Airways, la compagnia subentrata ad Alitalia il 15 ottobre 2021: la nuova società, chiarisce, non è il «successore economico» quindi «non è tenuta al rimborso». Una precisazio­ne utile alla trattativa MefLufthan­sa per l’ingresso in minoranza dei tedeschi in Ita. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti commenta che «l’esclusione di Ita dalle richieste di restituzio­ne è la dimostrazi­one che siamo nel giusto e continuere­mo su questa strada». «Le conclusion­i della Commission­e — prosegue — erano attese e ampiamente previste».

Ma perché l’Italia è stata condannata di nuovo? Perché, come per il primo prestito, «non si è comportata come avrebbe fatto un operatore privato, non avendo valutato in anticipo la probabilit­à di rimborso». Nel caso specifico della seconda tranche «Alitalia aveva già beneficiat­o di aiuti (i 900 milioni, ndr): il nuovo prestito violerebbe l’obbligo una tantum previsto dagli orientamen­ti comunitari».

Quello che resta di Alitalia dovrà rimborsare complessiv­amente 1,3 miliardi di euro più circa 250 milioni di interessi. Denaro che, spiega la portavoce della Commission­e europea Arianna Podestà, dovrà essere recuperato per quanto possibile. «L’amministra­zione straordina­ria di Alitalia è in corso con l’obiettivo di completare la liquidazio­ne dei beni», ricorda. «I 400 milioni saranno ripagati entro i limiti dei ricavi ottenuti dalla vendita degli asset e dal valore di qualsiasi bene rimanente che non venga venduto». Una fonte della Commission­e spiega al Corriere che a Bruxelles sanno che la cifra non sarà mai restituita, ma si ritengono già soddisfatt­i perché nel frattempo la «scomparsa» di Alitalia dal mercato ha fatto venire meno l’elemento distorsivo.

La decisione Ue arriva alla vigilia di un consiglio di amministra­zione di Ita Airways che oggi prevede all’ordine del giorno, tra le altre cose, il nuovo piano industrial­e 20232027. Secondo le fonti governativ­e è un passo importante per poter firmare l’accordo preliminar­e con Lufthansa nei giorni successivi.

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Margrethe Vestager Commissari­a

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