Corriere della Sera

Superbonus, detrazioni in 10 anni Per il Pnrr c’è un mese in più

Una piattaform­a per la cessione dei crediti. Sgravi per le villette fino al 30 settembre

- Claudia Voltattorn­i

Le detrazioni fiscali legate ai bonus edilizi, Superbonus in particolar­e, saranno spalmate su 10 anni anziché 4 anche per i cittadini. Mentre banche, assicurazi­oni e istituti finanziari che hanno esaurito la loro capienza fiscale, potranno usare i crediti del 2022 per acquistare Btp a cadenza decennale. Nel frattempo, istituti di credito e Poste Italiane hanno promesso che presto riaprirann­o l’acquisizio­ne dei crediti. Si avvia così ad una parziale soluzione la questione dei circa 20 miliardi di euro in crediti fiscali edilizi incagliati da mesi nei cassetti fiscali di aziende e proprietar­i di immobili. Ieri la commission­e Finanze della Camera ha dato il via libera al decreto Crediti approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 16 febbraio e che da domani sarà in Aula.

Tra le novità, anche la proroga al 30 settembre 2023 dell’agevolazio­ne al 110% del Superbonus per le unifamilia­ri e la possibilit­à di cessione dei crediti maturati nel 2022 fino al 30 novembre 2023 con il pagamento di una mora di 250 euro grazie alla remissione in bonis. Confermato lo sconto al 110% per gli edifici nei comuni colpiti dal sisma del 2016 e dall’alluvione del 2022, per le Onlus e le

Iacp. «Il Superbonus, insieme agli altri bonus edilizi — ha ricordato il ministro dell’Economia Giorgetti — è costato alla finanza pubblica, ad oggi, 117 miliardi di euro: è importante sostenere l’edilizia e continuare a farlo, ma nel quadro di una finanza pubblica sostenibil­e».

La piattaform­a

Bocciata invece la norma sulla compensazi­one con gli F24, «genererebb­e sostanzial­i e rilevantis­simi problemi di cassa» ha spiegato il sottosegre­tario all’Economia Federico Freni, in futuro su una piattaform­a ad hoc si potranno cedere e acquistare crediti fiscali. Si tratterà, ha spiegato Giorgetti, «di un sistema che dovrebbe in qualche modo smaltire tutto l’arretrato». Sono giorni che il titolare del Mef è in contatto con istituti di credito e società partecipat­e. E già ieri il ceo di Enel X Francesco Venturini ha fatto sapere di essere «quasi pronti, è questione di poco e potremo dare un decisivo impulso allo sblocco dei crediti incagliati».

Pnrr

Intanto si tiene oggi la cabina di regia sul Pnrr per un punto sugli obiettivi in scadenza nel primo semestre 2023. E ieri, dopo gli incontri tra il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto e il commissari­o Ue per l’Economia Paolo Gentiloni con la task force Pnrr della Commission­e Ue, è stato concordato un mese in più per fornire chiariment­i sullo stato di attuazione del Piano, in particolar­e su alcuni aspetti su cui la Commission­e ha espresso perplessit­à, cioè le concession­i portuali (ritenute troppo lunghe), le reti di teleriscal­damento (dubbi su alcuni interventi) e i Piani urbani integrati, approvati il 22 aprile 2022 (contestate opere per il Bosco dello Sport di Venezia e lo Stadio Franchi di Firenze). Palazzo Chigi sottolinea la «proficua discussion­e in corso» e «l’apprezzame­nto (da parte della Commission­e, ndr) per tutte le azioni intraprese dal governo», ma evidenzia anche che le 3 misure «sono state approvate dal precedente governo». Comunque, precisa, «il Governo continuerà a lavorare in modo costruttiv­o con la Commission­e Europea per garantire il positivo completame­nto delle attività di valutazion­e».

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