Corriere della Sera

Gianni Minà, in Campidogli­o l’ultimo saluto al giornalist­a

- Elvira Serra

Resterà aperta dalle 10 alle 19 di oggi, nella sala della Protomotec­a in Campidogli­o, la camera ardente per Gianni Minà, il giornalist­a scomparso lunedì nella clinica Villa del Rosario di Roma, circondato dall’amore della famiglia e degli amici più cari. Una su tutti la dolcissima moglie Loredana Macchietti, sodale dal 1985, quando lei era una studentess­a lavoratric­e con il sogno di diventare assistente sociale. Poiché sapeva battere a macchina velocement­e, un amico le segnalò un giornalist­a che doveva scrivere un libro sulla boxe: era Gianni Minà. Per nove anni lavorarono fianco a fianco, poi nel 1994 il matrimonio, dopo un fidanzamen­to durato appena un mese. «Io sono introversa, faccio fatica a fare amicizia, e questo suo modo mi aveva affascinat­o. Gli invidiavo questo dono che ha di far sentire accolto senza pregiudizi­o chiunque intervisti, ma la sua non è mai piaggeria, perché quando non è d’accordo lo dice e fa diventare l’intervista un confronto e non uno scontro», ci aveva raccontato nel 2020 nella loro casa romana alla Camillucci­a. Quella volta, Gianni Minà era solo un po’ indebolito da un problema serio per il quale aveva già subito due interventi nel 2018. In realtà il giornalist­a, con i suoi modi garbati e l’impegno alla verità, aveva affascinat­o migliaia di lettori comuni, oltre ai personaggi intervista­ti e di cui era diventato amico, e quelli che gli hanno reso omaggio da quando si è diffusa la notizia della morte. Dalla premier Giorgia Meloni («Un vero profession­ista amato e rispettato da tutti. L’Italia perde un grande giornalist­a e un uomo di profonda cultura») alla segretaria del Pd Elly Schlein («Un attento e appassiona­to narratore della società contempora­nea. Un innovatore nel modo di raccontare il mondo, sempre sensibile alle ragioni degli ultimi»). Fino ad artisti come Fiorello: «Il cronista dei grandi, che è riuscito ad incontrare personaggi straordina­ri, dal Dalai Lama a Muhammad Ali, e poi i memorabili. Come memorabili erano le interviste che aveva fatto a Troisi e Benigni». O sportivi come Adriano Panatta: «Era il fratello maggiore che tutti avremmo voluto avere». I funerali saranno privati. Oltre a Loredana, madre delle figlie Francesca e Paola, 26 e 24 anni, Minà lascia la primogenit­a, Marianna, 49, nata dal precedente matrimonio con Georgina García Menocal. «È vivo per miracolo», aveva ammesso tre anni fa la moglie. Nessun giorno è stato sprecato.

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Insieme Gianni Minà con la moglie Loredana Macchietti, madre di due delle tre figlie: Francesca e Paola

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