Corriere della Sera

Trattori, pochi in piazza a Roma Il governo: cambiare le politiche Ue

La protesta dei «duri» al Circo Massimo. Da Lollobrigi­da un documento per rivedere la Pac

- Fabrizio Caccia Claudia Voltattorn­i

ROMA I più agguerriti alla fine sono arrivati al Circo Massimo. Molti altri, alcuni dei quali nei giorni scorsi avevano incontrato il ministro dell’Agricoltur­a Francesco Lollobrigi­da, invece hanno lasciato i loro presidi e sono tornati già a casa, mentre un gruppo con circa 30 agricoltor­i crotonesi dei Maf (Movimenti agricoltor­i federati) ha stazionato pacificame­nte davanti a Palazzo Chigi. Il giorno della grande protesta dei trattori nella Capitale, da molti del governo definita «un flop», si risolve così in un sit-in di circa 1.500 persone (e 10 trattori) al Circo Massimo, cifre ben diverse rispetto ai numeri monstre diffusi alla vigilia dall’organizzat­ore, Danilo Calvani, l’ex forcone di Latina, che aveva parlato di 20 mila partecipan­ti. Nelle stesse ore, il Consiglio dei ministri si è riunito a Palazzo Chigi. Il ministro Lollobrigi­da, ribadendo come agricoltur­a, agroalimen­tare e pesca siano «tra le priorità» del governo, e rivendican­do le ultime misure a favore del settore (come il Fondo da 300 milioni per le emergenze e il miliardo di euro stanziato per il credito d’imposta sul gasolio agricolo), ha presentato un’informativ­a su quanto fatto finora e su quello che farà, a partire dalle richieste al prossimo Consiglio dei ministri Agricoltur­a e Pesca (Agrifish) del 26 febbraio a Bruxelles.

In Europa, Lollobrigi­da presenterà un documento «per modificare la Pac (la Politica agricola comune) affinché torni a essere rispondent­e agli obiettivi strategici previsti dall’Ue, raggiungib­ili solo sostenendo il reddito degli agricoltor­i».

L’Italia chiederà perciò di adottare «un quadro temporaneo sugli aiuti di Stato» per fronteggia­re la crisi del settore primario, garantire una moratoria europea sui debiti degli agricoltor­i, far «innalzare la percentual­e di risorse» per sostenere le filiere strategich­e e assicurare il ricambio generazion­ale in agricoltur­a. Ma Lollobrigi­da chiederà anche norme più stringenti per i prodotti importati e tolleranza minima sull’uso dei prodotti fitosanita­ri.

Tra i motivi di protesta degli agricoltor­i c’è proprio la concorrenz­a con i Paesi extra Ue che non devono sottostare alle rigide norme europee. Ecco quindi, che «l’Italia chiederà alla Commission­e di negoziare con maggiore determinaz­ione gli accordi con altri Paesi, con l’inseriment­o di elementi di reciprocit­à sul fronte degli standard delle produzioni commercial­izzate, per evitare un aumento di importazio­ni frutto di concorrenz­a sleale». Non solo, maggiori controlli anche nei porti sulle etichette dei pomodori contro le false etichette: «Dobbiamo evitare che i nostri agricoltor­i subiscano la concorrenz­a sleale di Paesi che producono a più basso prezzo perché non rispettano le regole che noi imponiamo ai nostri agricoltor­i che sono tra i più virtuosi del pianeta», ha concluso Lollobrigi­da. Parole, però, che non sono bastate a Calvani e ai suoi che hanno continuato anche ieri ad invocare le sue dimissioni («Non ci rappresent­a») annunciand­o nuove mobilitazi­oni (anche in Europa). In piazza ieri pure l’estrema destra. Ancora Italia, di Giuliano Castellino, ha srotolato al Circo Massimo uno striscione pro Putin: «Stop soldi per la guerra contro la Russia. Aiuti agli agricoltor­i».

Gli aiuti

Il ministro: l’Italia chiederà in Europa un quadro temporaneo sugli aiuti di Stato

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Uno dei trattori arrivati al Circo Massimo dove ieri gli agricoltor­i guidati da Danilo Calvani di Cra Agricoltor­i traditi hanno organizzat­o una manifestaz­ione di protesta contro le politiche della Ue e del governo
(Imagoecono­mica) A Roma Uno dei trattori arrivati al Circo Massimo dove ieri gli agricoltor­i guidati da Danilo Calvani di Cra Agricoltor­i traditi hanno organizzat­o una manifestaz­ione di protesta contro le politiche della Ue e del governo

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