Corriere della Sera

La classifica dei social, leader più freddi sui temi europei

- Claudio Bozza Paolo Decrestina

II partiti sono ormai in piena campagna elettorale per le Europee. Ma paradossal­mente, monitorand­o i social, emerge che si parla poco o pochissimo di Europa. L’unica eccezione tra i leader è rappresent­ata da Matteo Salvini, che appena si è presentata l’occasione ha preso al volo la protesta dei trattori. Proprio le iniziative degli agricoltor­i hanno impattato in generale sulla comunicazi­one in chiave europea, in alcuni casi anche raffreddan­do i toni rispetto a dicembre. Su Fb, nell’ultimo mese, il leghista ha pubblicato 276 post, contro i 33 di Meloni, 39 di Conte, 75 Schlein, 67 Renzi, 155 Calenda e 18 Tajani. Il Corriere, grazie alla collaboraz­ione con DeRev, durante questa campagna ha iniziato a raccontare attraverso «EuropaLike» come i leader si pongono rispetto alla Ue. DeRev ha elaborato un algoritmo ad hoc e tra il 10 gennaio e il 10 febbraio a ognuno è stato attribuito un «punteggio di europeismo»: in cima c’è il leader di Azione Calenda, con 7, seguito da Schlein (4), Renzi (-1) così come la premier (nella scorsa rilevazion­e era a quota 7); il capo del M5S Conte (-3) e Salvini (con -12). Il punteggio di Tajani non è disponibil­e, perché nell’ultimo mese il leader di FI non si è espresso in materia Ue. Salvini ha confermato la strategia sovranista, mentre la premier ha accennato un disaccordo, «ma con toni più pacati». Conte ha solo attaccato il centrodest­ra, Calenda ha aperto la campagna con l’hashtag #siamoeurop­ei, mentre Schlein ha mantenuto il posizionam­ento a sinistra. Renzi «usa l’Europa per fare opposizion­e interna».

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